Politica
CRISI CERVETERI | Belardinelli a Litorale Oggi: “La maggioranza non c’è più, è un’accozzaglia tenuta insieme dalla sete di poltrone”
Anno Zero via dalla maggioranza. Eppure “anche oggi al momento della variazione di bilancio hanno dichiarato che avrebbero votato a favore”. Ennesima crisi politico-istituzionale a Cerveteri: “Ma ho un po’ l’impressione che finisca tutto a tarallucci e vino, com’è successo già altre volte”, dichiara l’esponente Fdi al nostro giornale
Anna Lisa Belardinelli, esponente di Fratelli d’Italia, già candidata sindaco alle ultime elezioni comunali a Cerveteri, a colloquio con Litorale Oggi commenta, a caldo, quanto sta accadendo nel suo comune, che vive proprio in queste ore l’ennesima crisi politico-istituzionale.
“Sto uscendo adesso dal Consiglio comunale, in cui ho assistito all’ennesimo teatrino di questa maggioranza, che penso sia giunta alla fine. Lo spero, per il bene di Cerveteri”: così dichiara Belardinelli al nostro giornale, che l’ha raggiunta telefonicamente.
Il gruppo consiliare Anno Zero, che faceva capo all’Assessore Federica Battafarano, ha dichiarato di non essere più in linea con la maggioranza. La consigliera Mundula: “La maggioranza ha perso coerenza con gli impegni assunti. Non ci riconosciamo in questo modo di operare”. Il gruppo, stando alle parole della sua rappresentante, ha dichiarato che il movimento assumerà una posizione autonoma e libera da logiche politiche.
Anno Zero se ne va, dunque. Eppure, ci dice Belardinelli, “anche oggi al momento della variazione di bilancio hanno dichiarato che avrebbero votato a favore”.
Dunque “ho un po’ l’impressione che finisca tutto a tarallucci e vino, com’è successo già altre volte. Come quando Governo Civico e Cerveteri Democratica si erano dichiarati dissidenti, ma poi è bastato assicurare due assessori a Governo Civico e uno a Cerveteri Democratica e tutto è rientrato. Spero questa volta non sia il solito balletto per le poltrone e che alle parole seguano i fatti”.
Sia come sia, al di là dei numeri, per Belardinelli di fatto nel Consiglio comunale di Cerveteri la maggioranza non esiste più: “C’è un’accozzaglia tenuta insieme dall’interesse per la poltrona e forse anche da interessi personali, ma di sicuro non c’è una maggioranza che fa capo al sindaco Gubetti. Del resto, lo scontro c’è stato fin da subito, fin da quando è stato scelto il nome di Gubetti”.
A questo punto, quali saranno le prossime mosse da parte dell’opposizione? “La notizia è di oggi, noi della minoranza ci incontreremo nei prossimi giorni per valutare insieme il da farsi. Ma prima di ogni altra cosa, è necessario capire se – dopo questa ennesima crisi – i fatti seguiranno alle parole o se invece è stato solo un fuoco di paglia come accaduto in altre occasioni”.
Cerveteri
Sfiducia: un atto necessario
Cerveteri non esce dalla crisi: protocollata mozione firmata da 11 consiglieri
Cerveteri non esce dalla crisi: protocollata mozione firmata da 11 consiglieri
Trovare la forza politica e morale per presentare una mozione di sfiducia non è mai una scelta facile. È, anzi, probabilmente una delle decisioni più dolorose e complesse che un amministratore locale possa trovarsi ad affrontare. Lo è soprattutto quando si ama profondamente la propria città, quando ogni gesto politico è mosso da un sincero desiderio di vederla crescere, migliorare, competere con le realtà vicine e riconquistare il posto che merita nel panorama regionale.
Una scelta difficile, ma necessaria
Questa mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Gubetti non nasce da un impulso politico o personale, ma da un senso profondo di responsabilità. Dopo tre anni di amministrazione, aggiunti ai dieci precedenti, ci troviamo purtroppo di fronte a una situazione di stallo evidente. Cerveteri appare oggi una città ferma, priva di slancio, incapace di mettere a frutto il suo straordinario potenziale umano, culturale e paesaggistico.
È una sconfitta politica, prima di tutto. Lo dico senza giri di parole e con grande amarezza. Perché arrivare a presentare una mozione di sfiducia significa riconoscere che il dialogo politico, la collaborazione e la fiducia reciproca si sono logorati al punto da rendere necessario un atto forte, un gesto che scuota le coscienze e apra una riflessione profonda sul futuro della nostra comunità.
Cerveteri ha bisogno di una nuova visione

Ma proprio perché amiamo Cerveteri, non possiamo più far finta di nulla. Non possiamo ignorare le difficoltà evidenti nel far decollare la città, nel renderla competitiva e viva come le realtà limitrofe che, in questi anni, hanno saputo investire in visione, programmazione e capacità di attrarre risorse.
È arrivato il momento di cambiare passo. Serve una politica nuova, fatta di stimoli, di coraggio, di progettualità. Una politica che sappia rilanciare agricoltura, turismo, edilizia, lavori pubblici e sport, mettendo al centro la pianificazione strategica e una visione ampia e condivisa.
Cerveteri deve tornare a valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale e paesaggistico, rendendolo pienamente fruibile e attrattivo, non solo per i cittadini ma anche a livello nazionale e internazionale. È questo il grande compito che abbiamo davanti: restituire a Cerveteri la dignità, la forza e la vitalità che merita.
Un gesto di responsabilità verso la città
La mozione di sfiducia, firmata da undici consiglieri, nasce dunque con l’intento di portare questo tema in discussione in sede di Consiglio comunale, non come atto di divisione, ma come invito alla riflessione. È un gesto di responsabilità verso la città, un appello a tutti — maggioranza e opposizione — a ritrovare il senso più autentico del nostro impegno politico: servire Cerveteri, non servirsi di essa.
Solo ripartendo dalle basi, con umiltà e determinazione, potremo tornare a respirare quell’aria frizzante e meravigliosa che ha sempre contraddistinto la nostra comunità.
GIANLUCA PAOLACCI

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