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Politica

LADISPOLI NEL FUTURO IN 3 MOSSE

L’intervento del Sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, in esclusiva per Litorale Oggi, periodico d’informazione del litorale romano

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Meno traffico, più parcheggi ed il nuovo mercato giornaliero

Da quanti anni ci lamentiamo del fatto che in centro città non si riesce a parcheggiare? Quante volte abbiamo rinunciato a fare acquisti al mercato giornaliero, piuttosto che su Viale Italia o in altre vie del centro, perché dopo giri interminabili non abbiamo trovato un posto libero? Quanti chilometri abbiamo percorso inutilmente per trovare parcheggio nei pressi della stazione per andare a prendere il treno? Quante volte abbiamo sperato che si trovasse finalmente una soluzione a questo disagio?

Le mie sono domande retoriche, perché sono sicuro che sarà successo a molti, residenti a Ladispoli e non. Risolvere questo problema non è semplice, perché spazi liberi da adibire a parcheggio non ce ne sono. Incentivare la mobilità sostenibile può sicuramente rappresentare una risposta al problema, e lo abbiamo fatto realizzando nuovi percorsi ciclabili. Ma le ciclabili da sole non sono sufficienti e comunque non possiamo obbligare le persone a prendere la bicicletta piuttosto che i mezzi pubblici.

Per risolvere questo problema servono scelte radicali e coraggiose, e soprattutto bisogna proiettarsi mentalmente verso il futuro, senza rimanere ancorati alle vecchie abitudini. In questi anni abbiamo realizzato molti interventi che hanno indubbiamente migliorato la nostra città: le manutenzioni stradali, la riqualificazione dei parchi pubblici, i nuovi impianti sportivi ecc. ecc., e tanti altri interventi di questo genere proseguiranno nei prossimi mesi in tutti i quartieri.

Ma adesso si sono finalmente create le condizioni per cambiare radicalmente Ladispoli, in tre mosse:

1) Spostamento del mercato giornaliero
di via Ancona e via Odescalchi di fronte all’ufficio postale di Via Sironi, realizzando una struttura coperta di 1700 mq in grado di accogliere tutte le postazioni esistenti, migliorando le condizioni lavorative di commercianti e produttori agricoli, con un parcheggio di 150 posti auto, servizi igienici, punto ristoro, zona carico-scarico merci e area ecologica per lo smistamento dei rifiuti differenziati. Ovvero tutto quello che oggi manca nell’attuale sede del mercato. La struttura avrà un costo di circa 1.8 milioni e verrà realizzata interamente con fondi provenienti da un accordo pubblico-privato, quindi a costo zero per le casse comunali.

2) Realizzazione di un parcheggio gratuito a raso
(non multipiano) di circa 150 posti auto al posto del mercato giornaliero, a pochi passi da Piazza Rossellini e dal lungomare. Anche questo intervento verrà realizzato utilizzando fondi provenienti da un accordo pubblico-privato, quindi a costo zero per le casse comunali.

3) Realizzazione di un parcheggio multipiano
di 250 posti auto in Vicolo Pienza, a pochi metri dalla stazione ferroviaria, aggiungendo 100 posti auto rispetto a quelli attualmente disponibili. Anche quest’opera, che vedrà un investimento di circa 3 milioni di euro, sarà realizzata con fondi privati, attraverso l’istituto del project financing, e la sua fruizione sarà quindi a pagamento. Per minimizzarne l’impatto il progetto è stato ridimensionato rispetto alla sua versione originaria, prevedendo la realizzazione di un solo piano rialzato.

Questo è ciò su cui stiamo lavorando, descritto con la massima trasparenza. Invito tutti i cittadini a diffidare dalle notizie false che vengono fatte circolare ad arte e a fare riferimento solo alle comunicazioni che vengono pubblicate dagli organi comunali ufficiali.

A proposito di notizie false, non è assolutamente previsto lo spostamento del mercato del martedì e della domenica, che rimarranno al loro posto in Piazzale Onofri; ripeto, non abbiamo mai nemmeno ipotizzato di creare un parcheggio multipiano al posto del mercato giornaliero.

Riepilogando: andremo a realizzare complessivamente 250 posti auto in più, a pochi passi da Piazza Rossellini, dal lungomare e dalla stazione ferroviaria, rispondendo alla cronica carenza di aree destinate a parcheggio nel centro cittadino. Lo faremo senza sottrarre spazi destinati a verde o ad altri servizi comuni, che anzi aumenteranno. Più parcheggi a disposizione contribuiranno inoltre a ridurre il traffico in centro città. Realizzeremo una struttura mercatale coperta, più comoda ed efficiente rispetto a quella attuale, con ampio parcheggio dedicato, che migliorerà le condizioni lavorative degli esercenti e la fruizione da parte dei cittadini.

Le tempistiche non saranno immediate. Tra iter urbanistico e tempi di costruzione saranno necessari circa tre anni per il trasferimento del mercato in via Sironi.

Fatte queste dovute precisazioni c’è un altro aspetto che mi preme evidenziare: gli operatori del mercato giornaliero sono stati coinvolti fin dalla fase embrionale di questo progetto. Nel corso dei vari incontri che si sono susseguiti è stata illustrata l’idea e successivamente sono state recepite le loro osservazioni all’interno degli elaborati tecnici. Se i commercianti avessero manifestato in blocco il proprio dissenso nei confronti di questa proposta non saremmo andati oltre. Al contrario, il 70% si è dichiarato favorevole con la convinzione che il nuovo mercato coperto sarà la giusta occasione per rilanciare il settore ortofrutticolo e alimentare di vicinato.

I politici che oggi protestano e raccolgono le firme evidentemente non hanno consultato i commercianti. O forse hanno sentito solo la campana che gli faceva comodo ascoltare. Se lo avessero fatto seriamente si sarebbero accorti che il mercato giornaliero sta vivendo un lungo ed inesorabile declino, con un numero sempre crescente di saracinesche che rimangono chiuse.

Posso invece comprendere lo scetticismo di alcuni cittadini, in quanto cambiamenti radicali come questi possono risultare difficili da assimilare nell’immediato, per essere poi apprezzati a posteriori. Per citare un esempio, quando Viale Italia è stato reso a senso unico ci fu una forte contrapposizione verso quella iniziativa. Oggi però, nessuno penserebbe mai di tornare indietro su quella decisione, che si è rivelata assolutamente corretta e funzionale.

Invito quindi a riflettere in maniera oggettiva sulla bontà di queste iniziative, che guardano al futuro e al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.

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Cerveteri

Sfiducia: un atto necessario

Cerveteri non esce dalla crisi: protocollata mozione firmata da 11 consiglieri

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Cerveteri non esce dalla crisi: protocollata mozione firmata da 11 consiglieri

Trovare la forza politica e morale per presentare una mozione di sfiducia non è mai una scelta facile. È, anzi, probabilmente una delle decisioni più dolorose e complesse che un amministratore locale possa trovarsi ad affrontare. Lo è soprattutto quando si ama profondamente la propria città, quando ogni gesto politico è mosso da un sincero desiderio di vederla crescere, migliorare, competere con le realtà vicine e riconquistare il posto che merita nel panorama regionale.

Una scelta difficile, ma necessaria

Questa mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Gubetti non nasce da un impulso politico o personale, ma da un senso profondo di responsabilità. Dopo tre anni di amministrazione, aggiunti ai dieci precedenti, ci troviamo purtroppo di fronte a una situazione di stallo evidente. Cerveteri appare oggi una città ferma, priva di slancio, incapace di mettere a frutto il suo straordinario potenziale umano, culturale e paesaggistico.

È una sconfitta politica, prima di tutto. Lo dico senza giri di parole e con grande amarezza. Perché arrivare a presentare una mozione di sfiducia significa riconoscere che il dialogo politico, la collaborazione e la fiducia reciproca si sono logorati al punto da rendere necessario un atto forte, un gesto che scuota le coscienze e apra una riflessione profonda sul futuro della nostra comunità.

Cerveteri ha bisogno di una nuova visione

Ma proprio perché amiamo Cerveteri, non possiamo più far finta di nulla. Non possiamo ignorare le difficoltà evidenti nel far decollare la città, nel renderla competitiva e viva come le realtà limitrofe che, in questi anni, hanno saputo investire in visione, programmazione e capacità di attrarre risorse.

È arrivato il momento di cambiare passo. Serve una politica nuova, fatta di stimoli, di coraggio, di progettualità. Una politica che sappia rilanciare agricoltura, turismo, edilizia, lavori pubblici e sport, mettendo al centro la pianificazione strategica e una visione ampia e condivisa.

Cerveteri deve tornare a valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale e paesaggistico, rendendolo pienamente fruibile e attrattivo, non solo per i cittadini ma anche a livello nazionale e internazionale. È questo il grande compito che abbiamo davanti: restituire a Cerveteri la dignità, la forza e la vitalità che merita.

Un gesto di responsabilità verso la città

La mozione di sfiducia, firmata da undici consiglieri, nasce dunque con l’intento di portare questo tema in discussione in sede di Consiglio comunale, non come atto di divisione, ma come invito alla riflessione. È un gesto di responsabilità verso la città, un appello a tutti — maggioranza e opposizione — a ritrovare il senso più autentico del nostro impegno politico: servire Cerveteri, non servirsi di essa.

Solo ripartendo dalle basi, con umiltà e determinazione, potremo tornare a respirare quell’aria frizzante e meravigliosa che ha sempre contraddistinto la nostra comunità.

GIANLUCA PAOLACCI

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