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“UN POSTO AL SOLE” | La Guardia Costiera sostiene l’inclusione sulle spiagge del Lazio

Presentato il progetto “Un posto al sole” per garantire accessibilità gratuita ai disabili in 48 stabilimenti balneari

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Inclusione nelle spiagge del Lazio

Parte la stagione estiva e con essa un importante progetto di inclusione promosso dall’Associazione Caffè Africa con il sostegno della Guardia Costiera.

Si chiama “Un posto al sole” e offre a persone con disabilità motoria e intellettiva grave la possibilità di trascorrere giornate al mare in 48 stabilimenti balneari della costa laziale, da Pescia Romana fino a Gaeta.

L’iniziativa

L’iniziativa prevede una postazione gratuita (un ombrellone e due lettini) prenotabile telefonicamente, secondo quanto stabilito da un regolamento specifico. Un gesto concreto per garantire a tutti il diritto al relax e alla socialità, anche nei contesti spesso poco accessibili come le spiagge.

La Direzione Marittima del Lazio, guidata dal Capitano di Vascello Michele Castaldo, ha giocato un ruolo chiave nella promozione del progetto, coinvolgendo le Capitanerie locali e sensibilizzando gli stabilimenti balneari, molti dei quali hanno risposto positivamente.

L’elenco delle spiagge accessibili è consultabile tramite una mappa pubblicata sui social e attraverso i canali delle associazioni coinvolte.

Le località interessate includono, tra le altre, Santa Severa, Ladispoli, Fregene, Terracina e Sperlonga.

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Turismo

Ladispoli: rinascita e identità

Dal turismo balneare al turismo esperenziale: un viaggio che muta nel tempo

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Dal turismo balneare al turismo esperenziale: un viaggio che muta nel tempo

Negli ultimi quarant’anni, Ladispoli ha vissuto una trasformazione profonda e strutturale nel suo modello turistico. Da località di villeggiatura prettamente estiva, legata alla balneazione e alla villeggiatura familiare degli anni ’80, si è evoluta in una meta dinamica, capace di offrire esperienze autentiche, cultura, eventi gratuiti e un’accoglienza sempre più consapevole e sostenibile. Un percorso complesso, articolato in passaggi chiave, che oggi raccontano il nuovo volto del turismo ladispolano.

Dalla villeggiatura stagionale al turismo diffuso: negli anni ’80 e ’90, Ladispoli era sinonimo di seconde case e turismo balneare. Roma “scendeva al mare” per lunghi periodi estivi: un modello che si reggeva sull’affitto stagionale, la ristorazione tradizionale e le spiagge. Tuttavia, con l’avvento del turismo mordi-e-fuggi e l’evoluzione delle esigenze del viaggiatore, quel modello ha iniziato a mostrare limiti strutturali. Il primo passo è stato quindi ampliare la stagionalità, puntando a un turismo diffuso durante tutto l’anno, valorizzando il patrimonio del territorio e la vicinanza a Roma.

Il ruolo strategico dei grandi eventi gratuiti: dalla Sagra del Carciofo passando per concerti estivi, spettacoli teatrali e manifestazioni culturali, Ladispoli ha costruito un’offerta gratuita capace di attrarre decine di migliaia di visitatori. Eventi accessibili a tutti, organizzati nel centro cittadino, che hanno creato un impatto economico tangibile: incremento della domanda per strutture ricettive, ristorazione, commercio locale. Il turismo si è così legato alla vivacità culturale della città, trasformando ogni evento in un volano di sviluppo.

La nascita del turismo esperienziale: la vera rivoluzione è stata però culturale, il turista non cerca più solo relax, ma esperienze autentiche. Abbiamo puntato sul turismo esperienziale: pista ciclabile che attraversa la città, la riapertura dell’area WWF del Bosco di Palo, escursioni naturalistiche nella palude di Torre Flavia tutto incorniciato dal mare e completato da grandi eventi sempre gratuiti. È cambiato il modo di accogliere: oggi Ladispoli racconta storie, emozioni e identità.

L’indotto economico e l’impatto sociale

Il turismo oggi a Ladispoli non è solo accoglienza, è un ecosistema economico. Piccole imprese, B&B, artisti locali, ristoratori e agricoltori collaborano in rete. Ma non solo: abbiamo costruito un progetto turistico con una forte valenza sociale. La città si apre, si rinnova, si racconta attraverso le sue comunità.

Il futuro: Ladispoli città di identità e sostenibilità. Guardiamo al futuro con una visione chiara: consolidare Ladispoli come destinazione turistica sostenibile, autentica, capace di valorizzare il proprio patrimonio naturale e umano. Il turismo non è più un settore accessorio, ma un progetto identitario. Investiremo in formazione, promozione digitale, infrastrutture leggere e mobilità dolce. La città si prepara a diventare non solo un luogo dove trascorrere le vacanze, ma un’esperienza da vivere, ricordare e raccontare.

In sintesi, Ladispoli non ha semplicemente cambiato il suo turismo: ha riscoperto sé stessa. E in questa riscoperta, ha trovato una nuova centralità, un nuovo protagonismo, un nuovo futuro.

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