Politica
Asse Ladispoli-Palestina
Votata all’unanimità la mozione presentata per riconoscere lo Stato palestinese
Votata all’unanimità la mozione presentata per riconoscere lo Stato palestinese
Venerdì 1 agosto, il Consiglio Comunale di Ladispoli ha approvato all’unanimità una mozione – presentata da alcuni consiglieri di opposizione – che invita, in sintesi, il Governo italiano a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. Un voto tutt’altro che scontato, soprattutto considerando quanto la questione israelo-palestinese sia da sempre carica di tensioni politiche, ideologiche e culturali.
Non è raro, infatti, che anche a livello locale prevalgano logiche di schieramento, persino su temi umanitari così drammatici. Molti si aspettavano che la maggioranza che sostiene il sindaco Alessandro Grando si sarebbe opposta, non solo per la provenienza della mozione, ma anche per la connotazione politica del centrodestra.
Sì, perché al di là del fatto che ci sia un aggressore ed un aggredito, la guerra dovrebbe essere condannata bilateralmente, senza schierarsi con gli uni o con gli altri. Se parliamo di perdite civili – anche se in percentuali diverse in questo caso visto la differenza sostanziale delle offese militari – un caduto palestinese vale quanto un caduto israeliano, perché le guerre le organizzano i potenti, ma a morire è sempre la povera gente.
Con un intervento deciso e consapevole, il Sindaco si è alzato in piedi in aula e ha annunciato il suo voto favorevole. In quel momento, i consiglieri di opposizione – visibilmente stupiti – si sono guardati l’un l’altro con un misto di soddisfazione e incredulità. Non solo erano riusciti a far approvare la mozione, ma avevano anche trovato un’inaspettata sponda proprio in chi, fino a quel momento, avevano sempre percepito come distante, se non ostile, su certe tematiche.
Quel gesto ha avuto il sapore di una presa di posizione autenticamente umana. In quel momento, Grando non era più “il nemico politico”, ma un uomo che sceglieva di stare dalla parte dei più fragili: delle vittime di una guerra assurda, come tutte le guerre, e dei bambini innocenti che continuano a morire sotto le bombe a Gaza ed in Medio Oriente in generale.
A dire il vero Ladispoli ha sempre avuto una sensibilità spiccata verso questo specifico argomento, grazie anche alla dedizione di un gruppo di giovani cittadini indipendenti. Dal 2023 infatti, esiste un in città il “Comitato per la pace in Palestina” che si è distinto per le numerose e lodevoli iniziative presentate sul territorio. Il valore aggiunto di questo gruppo di attivisti e volontari è il prodigarsi per una nobile missione in forma apartitica, impegnandosi per la causa senza dargli una connotazione politica.
Come dimostrato infatti nell’ultimo Consiglio, certi argomenti vanno oltre le fazioni e i partiti. L’applauso liberatorio dei molti cittadini presenti in aula ha suggellato un momento raro: la politica che si mette al servizio dell’umanità, oltre le bandiere e gli slogan. E anche stavolta, Alessandro Grando e la sua maggioranza hanno dimostrato che fare la cosa giusta è possibile
Politica
Ospedale: una responsabilità
Ladispoli: il Sindaco Grando corregge e approva una mozione in consiglio
Ladispoli: il Sindaco Grando corregge e approva una mozione in consiglio
L’ultimo Consiglio comunale di Ladispoli ha visto tutti i gruppi consiliari esprimersi all’unanimità su una mozione dedicata al tema della sanità. L’assemblea ha chiesto ufficialmente alla Regione Lazio di pianificare la realizzazione di un presidio ospedaliero dotato di pronto soccorso al servizio del Distretto 2 della Asl Rm 4.
Nella stessa mozione, è stato chiesto anche di potenziare nell’immediato il servizio di pronto intervento sanitario nel territorio dei Comuni di Ladispoli e Cerveteri, due realtà in costante crescita demografica che da anni denunciano la carenza di strutture d’emergenza adeguate.
Il sindaco Alessandro Grando ha sottolineato l’importanza del voto unanime, ricordando che anche il Consiglio regionale del Lazio si era espresso favorevolmente su un’analoga proposta durante la scorsa legislatura. “La sanità è un argomento che deve unire le forze politiche, non dividerle – ha dichiarato il primo cittadino – perché la tutela della salute dei nostri concittadini è una battaglia comune, che va combattuta insieme, indipendentemente dalle appartenenze politiche”.
Parole che suonano come un invito alla responsabilità, in un contesto in cui troppo spesso la sanità diventa terreno di scontro e di propaganda.
Un tema ciclico ma spesso affrontato con superficialità
È infatti inevitabile riconoscere che questo tema, così sensibile per la popolazione, torna ciclicamente al centro del dibattito politico. Ed è altrettanto evidente che, accanto a chi affronta l’argomento con serietà e competenza, c’è sempre chi lo utilizza come bandiera di facile consenso, dimenticando la complessità delle questioni amministrative e sanitarie.
La mozione, presentata dall’attuale opposizione, nasceva proprio con l’intento di riportare l’attenzione sul tema. Tuttavia, il testo iniziale appariva estremamente generico e poco approfondito.
Nel documento si chiedeva al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, “un impegno concreto per creare sul territorio un punto strutturato con un’equipe medica della Asl per le cure primarie”. Una formulazione che, come ha evidenziato il sindaco Grando, risulta imprecisa: Ladispoli dispone già di un centro per le cure primarie, mentre ciò che serve davvero al territorio è un punto di primo soccorso efficiente e operativo.
La superficialità con cui si affrontano temi di tale importanza è disarmante. Discutere di sanità pubblica presentando due righe scarse, per di più imprecise, denota una mancanza di serietà politica. A questo si aggiungono gli interventi infiniti e ripetitivi di certi consiglieri, che sembrano convinti che basti alzare i toni per dare più peso alle proprie parole.
Il risultato è spesso un dibattito sterile, lontano dalle reali necessità dei cittadini.
La maggioranza sceglie il dialogo

Nonostante ciò, la maggioranza ha deciso di non respingere la mozione. Anzi, il sindaco Grando ha colto l’occasione per trasformare un atto debole in un segnale concreto di collaborazione istituzionale: ha invitato i suoi consiglieri a votare a favore, dopo aver corretto e integrato il testo, rendendolo più coerente e aderente alla realtà.
Un gesto di apertura che ha mostrato la differenza tra chi si limita alla polemica e chi, invece, lavora per costruire.
La seduta, però, ha anche evidenziato un’altra anomalia: la mozione era stata depositata a luglio, ma è arrivata in discussione solo a novembre. Su questo punto, qualcuno ha voluto insinuare che la maggioranza volesse guadagnare tempo o evitare il confronto.
Tuttavia, la verità sembra più semplice: l’opposizione, spesso, preferisce la passerella delle dirette social al lavoro concreto nelle commissioni e nelle sedi istituzionali. La politica, quella vera, richiede costanza, preparazione e senso delle priorità, non improvvisazione o spettacolarizzazione.
Alla fine della serata, ciò che resta è un dato politico importante: il Consiglio comunale di Ladispoli ha parlato con una sola voce su un tema cruciale per la città e per tutto il litorale.
È un segnale di maturità che, al di là delle polemiche, mostra come la sanità possa ancora essere terreno di convergenza e non di scontro.
Il governo Grando, da parte sua, continua a dimostrare capacità amministrativa e visione, perseguendo obiettivi concreti per la comunità. I risultati si costruiscono con pazienza e competenza, non con le sceneggiate da social network. E questa seduta ne è stata la prova più evidente.

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