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“UN POSTO AL SOLE” | La Guardia Costiera sostiene l’inclusione sulle spiagge del Lazio

Presentato il progetto “Un posto al sole” per garantire accessibilità gratuita ai disabili in 48 stabilimenti balneari

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Inclusione nelle spiagge del Lazio

Parte la stagione estiva e con essa un importante progetto di inclusione promosso dall’Associazione Caffè Africa con il sostegno della Guardia Costiera.

Si chiama “Un posto al sole” e offre a persone con disabilità motoria e intellettiva grave la possibilità di trascorrere giornate al mare in 48 stabilimenti balneari della costa laziale, da Pescia Romana fino a Gaeta.

L’iniziativa

L’iniziativa prevede una postazione gratuita (un ombrellone e due lettini) prenotabile telefonicamente, secondo quanto stabilito da un regolamento specifico. Un gesto concreto per garantire a tutti il diritto al relax e alla socialità, anche nei contesti spesso poco accessibili come le spiagge.

La Direzione Marittima del Lazio, guidata dal Capitano di Vascello Michele Castaldo, ha giocato un ruolo chiave nella promozione del progetto, coinvolgendo le Capitanerie locali e sensibilizzando gli stabilimenti balneari, molti dei quali hanno risposto positivamente.

L’elenco delle spiagge accessibili è consultabile tramite una mappa pubblicata sui social e attraverso i canali delle associazioni coinvolte.

Le località interessate includono, tra le altre, Santa Severa, Ladispoli, Fregene, Terracina e Sperlonga.

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Dolcetto e scherzetto?

Ladispoli: il 31 ottobre è stata una festa di un altro pianeta

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turismo ladispoli marco porro

Ladispoli: il 31 ottobre è stata una festa di un altro pianeta

C’è chi fa cose, e chi commenta.
C’è chi accende la piazza, e chi preferisce restare nel silenzio del malumore.

Ad Halloween ha decisamente vinto la fazione di chi non ha voglia di intristirsi nel perimetro del proprio appartamento: una piazza piena, famiglie felici, attività al lavoro e una città che, per l’ennesima volta, si è mostrata viva, accogliente e protagonista del litorale laziale.

Una festa riuscita e partecipata

La festa organizzata dall’Amministrazione, in collaborazione con Radio Subasio, è stata molto più di un semplice evento musicale: una vetrina di energia, turismo e partecipazione sociale, un’occasione per mostrare quanto la nostra città sappia attrarre e coinvolgere con un’offerta che unisce divertimento, qualità e valorizzazione del territorio.

Ulla, la festa itinerante che nasce a San Benedetto del Tronto e gira tutta Italia, è stata un’esplosione di vitalità: un segnale chiaro di quanto Ladispoli sia ormai una meta appetibile anche per organizzazioni di livello nazionale.

Le immagini parlano da sole:

Una piazza gremita, famiglie che si godono la giornata, bambini entusiasti, commercianti soddisfatti e un’atmosfera di festa che ha unito generazioni diverse in un unico abbraccio cittadino.

Già, perché la cosa più importante è quella che troppo spesso diamo per scontata: l’emozione. Come si può dare un peso o una misura a una piazza che canta, balla e si diverte?

Una cosa è certa: questa valutazione spetta solo a chi ha ancora la capacità di emozionarsi, di lasciarsi trasportare e di godersi un pomeriggio di festa collettiva.

Le critiche sterili dell’opposizione

Non spetta di certo agli “ammutinati seriali”, pronti a pregare per una piazza vuota o per il fallimento dell’evento solo per il gusto di poter puntare il dito.

Infatti, puntuale come sempre, c’è chi prova a offuscare la luce con ombre insignificanti. Comunicati stampa poveri di onestà intellettuale scritti da chi sembra aver perso il contatto con la realtà. Mentre redigono testi pietosi, gli stessi esponenti — ironia della sorte — condividono sulle proprie pagine social la locandina dell’evento.

Ci hanno perfino dato dei “satanisti” per aver organizzato una festa di Halloween — ma tutto a posto? — C’è anche chi, nostalgico degli anni del proibizionismo, avrebbe voluto censurare le ballerine sul palco. Goffi e patetici tentativi di spostare l’attenzione da un altro evento partecipato.

Un’opposizione, quella ladispolana, svuotata di significato, banale e meschina, che pur di andare contro l’Amministrazione sarebbe disposta a tutto.

Ladispoli ha risposto con i fatti: un fiume di persone, un’economia locale in movimento e un’immagine turistica che continua a crescere.

Dispiace che qualcuno voglia ridurre tutto a un episodio o a un’immagine, ignorando l’entusiasmo e la felicità di migliaia di cittadini che hanno riempito la nostra piazza.

La musica, la luce e la partecipazione non sono effimeri: sono energia positiva, condivisione e promozione del territorio.

La strada giusta per la città

Questa è la direzione giusta: una città che investe nella sua identità, che crea momenti di socialità e che si conferma polo attrattivo del litorale.

Gli eventi portano turismo, promuovono l’immagine della città, generano indotto economico e, soprattutto, fanno comunità. Lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento, ma è evidente che non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire.

Anzi, in questo caso c’è un impegno preciso volto a screditare ogni cosa a prescindere dalla riuscita.

A questi individui, che commentano compulsivamente da dietro una tastiera, rispondiamo con il suono della musica, il sorriso dei bambini e i numeri di una partecipazione che non si può ignorare.

Perché, mentre qualcuno guarda con sospetto il successo, Ladispoli guarda avanti.

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