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L’INTERVISTA | Simona Indiveri (Noi di Ladispoli): “Mi candido per mettermi a disposizione della comunità”

“Sicuramente vorrò continuare quanto già iniziato, mettendomi a disposizione della comunità, promuovendone lo sviluppo per far sì che le persone di ogni età possano vivere Ladispoli come una città a misura d’uomo, con tutti i sevizi e sfruttando le opportunità che il nostro territorio offre”

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Simona, sei una ladispolana doc? Sei nata e cresciuta qui?

Sono ladispolana di adozione. Sono nata a Roma e dopo molte esperienze lontano dalla Capitale sono giunta a Ladispoli, che posso dire di sentire come casa mia da 12 anni. Ad oggi non la cambierei con nessuna città al mondo.

Perché hai deciso di candidarti al Consiglio comunale?

Da molti anni gestisco il gruppo Facebook Ladispoli Città che, a più riprese, è stato protagonista e promotore di eventi a favore della città di Ladispoli, con iniziative a sostegno delle associazioni del territorio, delle attività colpite dall’uragano e soprattutto, delle persone più bisognose. Per continuare questo percorso alla fine del 2020, in piena pandemia, “Ladispoli Città” si è strutturata ed è diventata una vera e propria associazione.

Sostieni Grando Sindaco. Perché questa scelta di campo?

Senza ombra di dubbio, il sindaco Grando si è distinto per la sensibilità verso i bisogni della comunità e, perseguendo questo obiettivo, ha lavorato in questi anni, i più difficili di sempre a causa della pandemia. Nelle scelte di campo e nelle priorità perseguite in questa consiliatura ho riscontrato una stessa unità di intenti, che mi ha spinto oggi a desiderare di far parte di questa squadra per lo sviluppo e il miglioramento della nostra città.

Quali obiettivi ti proponi, una volta eletta?

Sicuramente vorrò continuare quanto già iniziato, mettendomi a disposizione della comunità, promuovendone lo sviluppo per far sì che le persone di ogni età possano vivere Ladispoli come una città a misura d’uomo, con tutti i sevizi e sfruttando le opportunità che il nostro territorio offre.

Sono tanti i candidati. Perché un elettore di Ladispoli dovrebbe scrivere il tuo nome sulla scheda elettorale?

Non mi è mai piaciuto sponsorizzare me stessa. Ho sempre lasciato che al posto delle parole rispondessero i fatti; ad oggi i fatti dicono che chiunque abbia avuto bisogno e me lo abbia chiesto ha sempre potuto contare su di me, in questi anni. Ci sono sempre stata e continuerò ad esserci: questa è la sicurezza che voglio dare a chi il 12 giugno scriverà Indiveri sulla scheda.

Giornalista, editore, fondatore e direttore di Litorale Oggi, Ladispoli News, ItaliaChiamaItalia.it e Azzurro Caribe. Da anni lavora tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con un passaggio nel governo italiano (Farnesina). Cura la comunicazione di parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni

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LADISPOLI NEL FUTURO IN 3 MOSSE

L’intervento del Sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, in esclusiva per Litorale Oggi, periodico d’informazione del litorale romano

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Meno traffico, più parcheggi ed il nuovo mercato giornaliero

Da quanti anni ci lamentiamo del fatto che in centro città non si riesce a parcheggiare? Quante volte abbiamo rinunciato a fare acquisti al mercato giornaliero, piuttosto che su Viale Italia o in altre vie del centro, perché dopo giri interminabili non abbiamo trovato un posto libero? Quanti chilometri abbiamo percorso inutilmente per trovare parcheggio nei pressi della stazione per andare a prendere il treno? Quante volte abbiamo sperato che si trovasse finalmente una soluzione a questo disagio?

Le mie sono domande retoriche, perché sono sicuro che sarà successo a molti, residenti a Ladispoli e non. Risolvere questo problema non è semplice, perché spazi liberi da adibire a parcheggio non ce ne sono. Incentivare la mobilità sostenibile può sicuramente rappresentare una risposta al problema, e lo abbiamo fatto realizzando nuovi percorsi ciclabili. Ma le ciclabili da sole non sono sufficienti e comunque non possiamo obbligare le persone a prendere la bicicletta piuttosto che i mezzi pubblici.

Per risolvere questo problema servono scelte radicali e coraggiose, e soprattutto bisogna proiettarsi mentalmente verso il futuro, senza rimanere ancorati alle vecchie abitudini. In questi anni abbiamo realizzato molti interventi che hanno indubbiamente migliorato la nostra città: le manutenzioni stradali, la riqualificazione dei parchi pubblici, i nuovi impianti sportivi ecc. ecc., e tanti altri interventi di questo genere proseguiranno nei prossimi mesi in tutti i quartieri.

Ma adesso si sono finalmente create le condizioni per cambiare radicalmente Ladispoli, in tre mosse:

1) Spostamento del mercato giornaliero
di via Ancona e via Odescalchi di fronte all’ufficio postale di Via Sironi, realizzando una struttura coperta di 1700 mq in grado di accogliere tutte le postazioni esistenti, migliorando le condizioni lavorative di commercianti e produttori agricoli, con un parcheggio di 150 posti auto, servizi igienici, punto ristoro, zona carico-scarico merci e area ecologica per lo smistamento dei rifiuti differenziati. Ovvero tutto quello che oggi manca nell’attuale sede del mercato. La struttura avrà un costo di circa 1.8 milioni e verrà realizzata interamente con fondi provenienti da un accordo pubblico-privato, quindi a costo zero per le casse comunali.

2) Realizzazione di un parcheggio gratuito a raso
(non multipiano) di circa 150 posti auto al posto del mercato giornaliero, a pochi passi da Piazza Rossellini e dal lungomare. Anche questo intervento verrà realizzato utilizzando fondi provenienti da un accordo pubblico-privato, quindi a costo zero per le casse comunali.

3) Realizzazione di un parcheggio multipiano
di 250 posti auto in Vicolo Pienza, a pochi metri dalla stazione ferroviaria, aggiungendo 100 posti auto rispetto a quelli attualmente disponibili. Anche quest’opera, che vedrà un investimento di circa 3 milioni di euro, sarà realizzata con fondi privati, attraverso l’istituto del project financing, e la sua fruizione sarà quindi a pagamento. Per minimizzarne l’impatto il progetto è stato ridimensionato rispetto alla sua versione originaria, prevedendo la realizzazione di un solo piano rialzato.

Questo è ciò su cui stiamo lavorando, descritto con la massima trasparenza. Invito tutti i cittadini a diffidare dalle notizie false che vengono fatte circolare ad arte e a fare riferimento solo alle comunicazioni che vengono pubblicate dagli organi comunali ufficiali.

A proposito di notizie false, non è assolutamente previsto lo spostamento del mercato del martedì e della domenica, che rimarranno al loro posto in Piazzale Onofri; ripeto, non abbiamo mai nemmeno ipotizzato di creare un parcheggio multipiano al posto del mercato giornaliero.

Riepilogando: andremo a realizzare complessivamente 250 posti auto in più, a pochi passi da Piazza Rossellini, dal lungomare e dalla stazione ferroviaria, rispondendo alla cronica carenza di aree destinate a parcheggio nel centro cittadino. Lo faremo senza sottrarre spazi destinati a verde o ad altri servizi comuni, che anzi aumenteranno. Più parcheggi a disposizione contribuiranno inoltre a ridurre il traffico in centro città. Realizzeremo una struttura mercatale coperta, più comoda ed efficiente rispetto a quella attuale, con ampio parcheggio dedicato, che migliorerà le condizioni lavorative degli esercenti e la fruizione da parte dei cittadini.

Le tempistiche non saranno immediate. Tra iter urbanistico e tempi di costruzione saranno necessari circa tre anni per il trasferimento del mercato in via Sironi.

Fatte queste dovute precisazioni c’è un altro aspetto che mi preme evidenziare: gli operatori del mercato giornaliero sono stati coinvolti fin dalla fase embrionale di questo progetto. Nel corso dei vari incontri che si sono susseguiti è stata illustrata l’idea e successivamente sono state recepite le loro osservazioni all’interno degli elaborati tecnici. Se i commercianti avessero manifestato in blocco il proprio dissenso nei confronti di questa proposta non saremmo andati oltre. Al contrario, il 70% si è dichiarato favorevole con la convinzione che il nuovo mercato coperto sarà la giusta occasione per rilanciare il settore ortofrutticolo e alimentare di vicinato.

I politici che oggi protestano e raccolgono le firme evidentemente non hanno consultato i commercianti. O forse hanno sentito solo la campana che gli faceva comodo ascoltare. Se lo avessero fatto seriamente si sarebbero accorti che il mercato giornaliero sta vivendo un lungo ed inesorabile declino, con un numero sempre crescente di saracinesche che rimangono chiuse.

Posso invece comprendere lo scetticismo di alcuni cittadini, in quanto cambiamenti radicali come questi possono risultare difficili da assimilare nell’immediato, per essere poi apprezzati a posteriori. Per citare un esempio, quando Viale Italia è stato reso a senso unico ci fu una forte contrapposizione verso quella iniziativa. Oggi però, nessuno penserebbe mai di tornare indietro su quella decisione, che si è rivelata assolutamente corretta e funzionale.

Invito quindi a riflettere in maniera oggettiva sulla bontà di queste iniziative, che guardano al futuro e al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.

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