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Sociale

LADISPOLI | La Fitness Suite dona 30 abbonamenti alle persone meno fortunate

LADISPOLI | La Fitness Suite dona 30 abbonamenti alle persone meno fortunate

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Come ogni anno, Francesco Cordeschi, titolare della Fitness Suite, circuito di palestre presente sul territorio, ha rinnovato un impegno che va oltre il semplice gesto formale, assumendo un profondo valore sociale e umano.

“Abbiamo consegnato ai Servizi Sociali del Comune di Ladispoli 30 buoni che consentiranno a persone in difficoltà economica e sociale di allenarsi gratuitamente nelle nostre strutture” – spiega il giovane imprenditore.

“La nostra convinzione è chiara: lo sport deve essere un diritto, non un privilegio. Un’opportunità accessibile a tutti, indipendentemente dalle condizioni di partenza. Inclusione, accoglienza e pari opportunità non sono per noi slogan, ma principi concreti che guidano ogni scelta.

Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione risorse e spazi, affinché chi attraversa un momento difficile possa trovare nello sport non solo benessere fisico, ma anche un nuovo punto di ripartenza”.

L’obiettivo è ambizioso e allo stesso tempo concreto: trasformare gli inattivi in attivi, motivare, stimolare e creare un contesto che favorisca salute, socializzazione e crescita personale.

“Ogni persona che entra nelle nostre palestre porta con sé una storia unica – sottolinea Cordeschi – e a ciascuno vogliamo offrire la possibilità di sentirsi accolto, sostenuto e valorizzato”.

Un’iniziativa che, come precisa lo stesso imprenditore, trova la sua piena realizzazione nella collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alessandro Grando:
“La decisione finale sull’assegnazione dei buoni spetta ai Servizi Sociali del Comune, che conoscono meglio di chiunque altro le necessità delle famiglie e delle persone più fragili.

A noi resta la soddisfazione e la responsabilità di aprire le porte a chi ha bisogno, nella certezza che lo sport sia una cura silenziosa e potente capace di aiutare a rialzarsi”.

I buoni sono stati consegnati all’Assessore alle Politiche Sociali, Gabriele Fargnoli, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Sarà nostro compito individuare le persone più bisognose a cui offrire la possibilità di allenarsi e svolgere attività fisica in una delle strutture del prestigioso circuito Fitness Suite. Come Amministrazione ringraziamo Francesco per la sua generosità e per questo ennesimo gesto di solidarietà verso i più deboli”.

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Politica

Bitti in trincea per i più fragili

Fiovo Bitti, ex Assessore alla Sanità di Ladispoli e il suo contributo al nuovo DDL

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Fiovo Bitti, ex Assessore alla Sanità di Ladispoli e il suo contributo al nuovo DDL

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato all’unanimità un Disegno di legge che aggiorna e integra la Legge quadro del 2000 sui servizi sociali.

Dopo venticinque anni, questa norma resta la base delle politiche sociali italiane, ma i cambiamenti sociali e le nuove fragilità richiedono strumenti più moderni ed efficaci.

L’obiettivo è migliorare l’organizzazione dei servizi, garantire pari opportunità di accesso in tutto il Paese e valorizzare il ruolo delle comunità e delle famiglie.

Le novità principali del provvedimento

Rafforzamento dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP)

Prima di tutto, viene rafforzata la garanzia dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), ossia i servizi minimi che devono essere assicurati a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione in cui vivono.

Per semplificare la gestione, i diversi fondi sociali confluiranno in un Fondo unico nazionale, che sarà distribuito direttamente agli Ambiti Territoriali Sociali, i consorzi di comuni che gestiscono i servizi sul territorio.

Governance locale

Un altro punto cruciale riguarda la governance locale.

Le capacità organizzative e di spesa sono molto diverse da zona a zona: per questo il Ddl punta a rafforzare gli Ambiti Territoriali Sociali e a integrare meglio le Aziende pubbliche di servizi alla persona.

Saranno inoltre potenziati la formazione e il supporto tecnico agli enti locali, così da favorire una collaborazione più armonica tra Stato, Regioni e Comuni.
Coinvolgimento del Terzo Settore e del volontariato

Grande attenzione è riservata al coinvolgimento del Terzo Settore e del volontariato, attori fondamentali per costruire reti di solidarietà.

Viene inoltre introdotta una distinzione importante fra assistente familiare professionale e caregiver familiare, riconoscendo e valorizzando entrambi i ruoli, con percorsi formativi e misure di sostegno.
Tutela delle categorie vulnerabili

Sul fronte delle categorie vulnerabili, il Disegno di legge interviene su più fronti:

  • sostegno alle persone in difficoltà abitativa;
  • tutela dei minori;
  • protezione delle vittime di violenza di genere;
  • contrasto al gioco patologico e all’isolamento sociale.

Sono previste anche misure per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità, per ridurre la recidiva di chi ha avuto condanne e per orientare i cittadini italiani che rientrano dall’estero.
Introduzione del Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino

Altro elemento innovativo è l’introduzione del Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino, uno strumento che raccoglierà dati e informazioni utili a rendere più trasparenti gli interventi e a monitorare meglio la spesa sociale.
Le dichiarazioni del relatore Fiovo Bitti

Secondo il relatore Fiovo Bitti, questo Disegno di legge non è un punto di arrivo ma un nuovo inizio: pur riconoscendo il valore della legge del 2000, è necessario adeguarla alle sfide attuali, riducendo le disparità territoriali e offrendo risposte concrete ad anziani, minori e persone in povertà estrema.

In futuro, il CNEL intende aprire una riflessione anche sull’uso dell’intelligenza artificiale nei servizi sociali e su un possibile testo unico che raccolga tutte le norme e le linee guida esistenti.
In sintesi

Il Disegno di legge approvato rappresenta un passo importante per rafforzare il sistema di welfare italiano: più vicino ai cittadini, più trasparente e soprattutto più attento ai bisogni delle persone fragili, che restano al centro delle politiche sociali.

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