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Turismo

ESTATE CUORI PIENI

LADISPOLI: IL 6° SUMMER FEST HA REGALATO EMOZIONI UNICHE

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turismo ladispoli marco porro

LADISPOLI: IL 6° SUMMER FEST HA REGALATO EMOZIONI UNICHE

Che piazza Rossellini sappia regalare grandi emozioni è risaputo, specialmente negli ultimi anni, in cui abbiamo puntato molto sull’attrattività della città. I tre giorni del Summer Fest sono stati intensi, come sempre: unici. Quest’anno ho percepito una partecipazione particolarmente calorosa.

Il cuore della città – seppur in modo diverso nei tre giorni – è stato attraversato da vibrazioni speciali. Ho visto bambini portare i genitori in piazza per Gaia, e genitori coinvolgere i bambini con Francesco Renga; li abbiamo visti emozionarsi gli uni per gli altri, anche ballare e scatenarsi tutti insieme con l’energia di Fred De Palma. Una famiglia allargata che festeggia e si unisce sottopalco per condividere un’esperienza, un’emozione.

La nostra grande fortuna – possiamo dirlo senza remore – è avere un Sindaco che ha avuto il coraggio di credere in un progetto che, solo qualche anno fa, sembrava utopico. Ricordo bene una Ladispoli diversa, con una proposta culturale e di spettacoli modesta, e noi giovani costretti a spostarci nei paesi vicini pur di trovare qualcosa di interessante.

Da ladispolano, è un onore poter contribuire a questo progetto di city branding. Troppo spesso si valuta la qualità degli eventi in base a quante persone arrivano in città. Io ragiono diversamente: per me, la qualità di un evento si misura da quante persone decidono di restare. Dall’entusiasmo con cui la cittadinanza partecipa. Gente che ama Ladispoli e la sceglie, senza condizioni.

In pochi anni, il turismo ha subito una trasformazione decisiva. Siamo passati dalla cultura della villeggiatura, fatta di lunghi soggiorni stagionali, a brevi spostamenti basati sulle esperienze. Al di fuori dei suoi confini, Ladispoli oggi è percepita come una città attiva e propositiva. Un luogo dove, grazie al mare, alla cultura, alla vicinanza a Roma e all’ampia offerta di attività, trascorrere vacanze e tempo libero.

C’è un nuovo sentimento che circola in città: l’orgoglio. Ci siamo riscoperti fieri di invitare le persone da noi, di parlare con convinzione della nostra città anche a chi vive altrove. Anche i più scettici si sono lasciati coinvolgere in questo progetto sociale, fatto di aggregazione e comunità.

Questa ricetta – evidentemente vincente – ha un ingrediente ben preciso: il coraggio. Abbiamo scritto una pagina importante della nostra storia. Ogni piazza piena è una comunità che si stringe, è una città che cresce.

Assessore al Turismo del Comune di Ladispoli. Prof. ITS Academy. Designer creativo. Chef Gluten Free. Esperto in promozione territoriale, eventi & food

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Dolcetto e scherzetto?

Ladispoli: il 31 ottobre è stata una festa di un altro pianeta

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turismo ladispoli marco porro

Ladispoli: il 31 ottobre è stata una festa di un altro pianeta

C’è chi fa cose, e chi commenta.
C’è chi accende la piazza, e chi preferisce restare nel silenzio del malumore.

Ad Halloween ha decisamente vinto la fazione di chi non ha voglia di intristirsi nel perimetro del proprio appartamento: una piazza piena, famiglie felici, attività al lavoro e una città che, per l’ennesima volta, si è mostrata viva, accogliente e protagonista del litorale laziale.

Una festa riuscita e partecipata

La festa organizzata dall’Amministrazione, in collaborazione con Radio Subasio, è stata molto più di un semplice evento musicale: una vetrina di energia, turismo e partecipazione sociale, un’occasione per mostrare quanto la nostra città sappia attrarre e coinvolgere con un’offerta che unisce divertimento, qualità e valorizzazione del territorio.

Ulla, la festa itinerante che nasce a San Benedetto del Tronto e gira tutta Italia, è stata un’esplosione di vitalità: un segnale chiaro di quanto Ladispoli sia ormai una meta appetibile anche per organizzazioni di livello nazionale.

Le immagini parlano da sole:

Una piazza gremita, famiglie che si godono la giornata, bambini entusiasti, commercianti soddisfatti e un’atmosfera di festa che ha unito generazioni diverse in un unico abbraccio cittadino.

Già, perché la cosa più importante è quella che troppo spesso diamo per scontata: l’emozione. Come si può dare un peso o una misura a una piazza che canta, balla e si diverte?

Una cosa è certa: questa valutazione spetta solo a chi ha ancora la capacità di emozionarsi, di lasciarsi trasportare e di godersi un pomeriggio di festa collettiva.

Le critiche sterili dell’opposizione

Non spetta di certo agli “ammutinati seriali”, pronti a pregare per una piazza vuota o per il fallimento dell’evento solo per il gusto di poter puntare il dito.

Infatti, puntuale come sempre, c’è chi prova a offuscare la luce con ombre insignificanti. Comunicati stampa poveri di onestà intellettuale scritti da chi sembra aver perso il contatto con la realtà. Mentre redigono testi pietosi, gli stessi esponenti — ironia della sorte — condividono sulle proprie pagine social la locandina dell’evento.

Ci hanno perfino dato dei “satanisti” per aver organizzato una festa di Halloween — ma tutto a posto? — C’è anche chi, nostalgico degli anni del proibizionismo, avrebbe voluto censurare le ballerine sul palco. Goffi e patetici tentativi di spostare l’attenzione da un altro evento partecipato.

Un’opposizione, quella ladispolana, svuotata di significato, banale e meschina, che pur di andare contro l’Amministrazione sarebbe disposta a tutto.

Ladispoli ha risposto con i fatti: un fiume di persone, un’economia locale in movimento e un’immagine turistica che continua a crescere.

Dispiace che qualcuno voglia ridurre tutto a un episodio o a un’immagine, ignorando l’entusiasmo e la felicità di migliaia di cittadini che hanno riempito la nostra piazza.

La musica, la luce e la partecipazione non sono effimeri: sono energia positiva, condivisione e promozione del territorio.

La strada giusta per la città

Questa è la direzione giusta: una città che investe nella sua identità, che crea momenti di socialità e che si conferma polo attrattivo del litorale.

Gli eventi portano turismo, promuovono l’immagine della città, generano indotto economico e, soprattutto, fanno comunità. Lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento, ma è evidente che non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire.

Anzi, in questo caso c’è un impegno preciso volto a screditare ogni cosa a prescindere dalla riuscita.

A questi individui, che commentano compulsivamente da dietro una tastiera, rispondiamo con il suono della musica, il sorriso dei bambini e i numeri di una partecipazione che non si può ignorare.

Perché, mentre qualcuno guarda con sospetto il successo, Ladispoli guarda avanti.

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