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Turismo

Ladispoli: rinascita e identità

Dal turismo balneare al turismo esperenziale: un viaggio che muta nel tempo

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Dal turismo balneare al turismo esperenziale: un viaggio che muta nel tempo

Negli ultimi quarant’anni, Ladispoli ha vissuto una trasformazione profonda e strutturale nel suo modello turistico. Da località di villeggiatura prettamente estiva, legata alla balneazione e alla villeggiatura familiare degli anni ’80, si è evoluta in una meta dinamica, capace di offrire esperienze autentiche, cultura, eventi gratuiti e un’accoglienza sempre più consapevole e sostenibile. Un percorso complesso, articolato in passaggi chiave, che oggi raccontano il nuovo volto del turismo ladispolano.

Dalla villeggiatura stagionale al turismo diffuso: negli anni ’80 e ’90, Ladispoli era sinonimo di seconde case e turismo balneare. Roma “scendeva al mare” per lunghi periodi estivi: un modello che si reggeva sull’affitto stagionale, la ristorazione tradizionale e le spiagge. Tuttavia, con l’avvento del turismo mordi-e-fuggi e l’evoluzione delle esigenze del viaggiatore, quel modello ha iniziato a mostrare limiti strutturali. Il primo passo è stato quindi ampliare la stagionalità, puntando a un turismo diffuso durante tutto l’anno, valorizzando il patrimonio del territorio e la vicinanza a Roma.

Il ruolo strategico dei grandi eventi gratuiti: dalla Sagra del Carciofo passando per concerti estivi, spettacoli teatrali e manifestazioni culturali, Ladispoli ha costruito un’offerta gratuita capace di attrarre decine di migliaia di visitatori. Eventi accessibili a tutti, organizzati nel centro cittadino, che hanno creato un impatto economico tangibile: incremento della domanda per strutture ricettive, ristorazione, commercio locale. Il turismo si è così legato alla vivacità culturale della città, trasformando ogni evento in un volano di sviluppo.

La nascita del turismo esperienziale: la vera rivoluzione è stata però culturale, il turista non cerca più solo relax, ma esperienze autentiche. Abbiamo puntato sul turismo esperienziale: pista ciclabile che attraversa la città, la riapertura dell’area WWF del Bosco di Palo, escursioni naturalistiche nella palude di Torre Flavia tutto incorniciato dal mare e completato da grandi eventi sempre gratuiti. È cambiato il modo di accogliere: oggi Ladispoli racconta storie, emozioni e identità.

L’indotto economico e l’impatto sociale

Il turismo oggi a Ladispoli non è solo accoglienza, è un ecosistema economico. Piccole imprese, B&B, artisti locali, ristoratori e agricoltori collaborano in rete. Ma non solo: abbiamo costruito un progetto turistico con una forte valenza sociale. La città si apre, si rinnova, si racconta attraverso le sue comunità.

Il futuro: Ladispoli città di identità e sostenibilità. Guardiamo al futuro con una visione chiara: consolidare Ladispoli come destinazione turistica sostenibile, autentica, capace di valorizzare il proprio patrimonio naturale e umano. Il turismo non è più un settore accessorio, ma un progetto identitario. Investiremo in formazione, promozione digitale, infrastrutture leggere e mobilità dolce. La città si prepara a diventare non solo un luogo dove trascorrere le vacanze, ma un’esperienza da vivere, ricordare e raccontare.

In sintesi, Ladispoli non ha semplicemente cambiato il suo turismo: ha riscoperto sé stessa. E in questa riscoperta, ha trovato una nuova centralità, un nuovo protagonismo, un nuovo futuro.

Assessore al Turismo del Comune di Ladispoli. Prof. ITS Academy. Designer creativo. Chef Gluten Free. Esperto in promozione territoriale, eventi & food

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Turismo

Dolcetto e scherzetto?

Ladispoli: il 31 ottobre è stata una festa di un altro pianeta

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turismo ladispoli marco porro

Ladispoli: il 31 ottobre è stata una festa di un altro pianeta

C’è chi fa cose, e chi commenta.
C’è chi accende la piazza, e chi preferisce restare nel silenzio del malumore.

Ad Halloween ha decisamente vinto la fazione di chi non ha voglia di intristirsi nel perimetro del proprio appartamento: una piazza piena, famiglie felici, attività al lavoro e una città che, per l’ennesima volta, si è mostrata viva, accogliente e protagonista del litorale laziale.

Una festa riuscita e partecipata

La festa organizzata dall’Amministrazione, in collaborazione con Radio Subasio, è stata molto più di un semplice evento musicale: una vetrina di energia, turismo e partecipazione sociale, un’occasione per mostrare quanto la nostra città sappia attrarre e coinvolgere con un’offerta che unisce divertimento, qualità e valorizzazione del territorio.

Ulla, la festa itinerante che nasce a San Benedetto del Tronto e gira tutta Italia, è stata un’esplosione di vitalità: un segnale chiaro di quanto Ladispoli sia ormai una meta appetibile anche per organizzazioni di livello nazionale.

Le immagini parlano da sole:

Una piazza gremita, famiglie che si godono la giornata, bambini entusiasti, commercianti soddisfatti e un’atmosfera di festa che ha unito generazioni diverse in un unico abbraccio cittadino.

Già, perché la cosa più importante è quella che troppo spesso diamo per scontata: l’emozione. Come si può dare un peso o una misura a una piazza che canta, balla e si diverte?

Una cosa è certa: questa valutazione spetta solo a chi ha ancora la capacità di emozionarsi, di lasciarsi trasportare e di godersi un pomeriggio di festa collettiva.

Le critiche sterili dell’opposizione

Non spetta di certo agli “ammutinati seriali”, pronti a pregare per una piazza vuota o per il fallimento dell’evento solo per il gusto di poter puntare il dito.

Infatti, puntuale come sempre, c’è chi prova a offuscare la luce con ombre insignificanti. Comunicati stampa poveri di onestà intellettuale scritti da chi sembra aver perso il contatto con la realtà. Mentre redigono testi pietosi, gli stessi esponenti — ironia della sorte — condividono sulle proprie pagine social la locandina dell’evento.

Ci hanno perfino dato dei “satanisti” per aver organizzato una festa di Halloween — ma tutto a posto? — C’è anche chi, nostalgico degli anni del proibizionismo, avrebbe voluto censurare le ballerine sul palco. Goffi e patetici tentativi di spostare l’attenzione da un altro evento partecipato.

Un’opposizione, quella ladispolana, svuotata di significato, banale e meschina, che pur di andare contro l’Amministrazione sarebbe disposta a tutto.

Ladispoli ha risposto con i fatti: un fiume di persone, un’economia locale in movimento e un’immagine turistica che continua a crescere.

Dispiace che qualcuno voglia ridurre tutto a un episodio o a un’immagine, ignorando l’entusiasmo e la felicità di migliaia di cittadini che hanno riempito la nostra piazza.

La musica, la luce e la partecipazione non sono effimeri: sono energia positiva, condivisione e promozione del territorio.

La strada giusta per la città

Questa è la direzione giusta: una città che investe nella sua identità, che crea momenti di socialità e che si conferma polo attrattivo del litorale.

Gli eventi portano turismo, promuovono l’immagine della città, generano indotto economico e, soprattutto, fanno comunità. Lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento, ma è evidente che non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire.

Anzi, in questo caso c’è un impegno preciso volto a screditare ogni cosa a prescindere dalla riuscita.

A questi individui, che commentano compulsivamente da dietro una tastiera, rispondiamo con il suono della musica, il sorriso dei bambini e i numeri di una partecipazione che non si può ignorare.

Perché, mentre qualcuno guarda con sospetto il successo, Ladispoli guarda avanti.

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