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Cronaca

GDF: BLITZ A FIUMICINO

Guardia di Finanza in Comune: arrestati un funzionario e un dirigente

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Guardia di Finanza in Comune: arrestati un funzionario e un dirigente

Gli elementi emersi dall’inchiesta per corruzione che ha colpito il Comune di Fiumicino sembrano essere davvero inquietanti: arrestati un funzionario e un dirigente dell’Ente, mentre due assessori (di cui uno si è dimesso) e il capo di gabinetto del sindaco risultano indagati.

“Il periodo al centro delle indagini non coincide con il mandato dell’attuale amministrazione”, sottolinea su Facebook il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, che spiega come “abbiamo dato piena attuazione al Piano triennale anticorruzione, rafforzato i controlli, avviato la rotazione degli incarichi e degli affidamenti. Continueremo a garantire la massima collaborazione alla Procura”.

Al centro dell’inchiesta un presunto sistema corruttivo radicato ed esteso anche al settore delle attività produttive e culturali. Comprensibilmente, i gruppi di opposizione chiedono trasparenza e chiedono formalmente al sindaco di “informare la città sui destinatari, tipologia e natura dei provvedimenti notificati”.

I consiglieri si dicono “esterrefatti da quanto abbiamo trovato al nostro arrivo nella sede comunale, con gli agenti della guardia di finanza insediati negli uffici ed esponenti di questa amministrazione, dirigenti, funzionari e imprenditori raggiunti da provvedimenti”. Ribadiscono poi di volere “chiarezza sui nomi e nessuna ombra sull’opposizione, ma va fatto con gli atti e non a chiacchiere”.

Giornalista, editore, fondatore e direttore di Litorale Oggi, Ladispoli News, ItaliaChiamaItalia.it e Azzurro Caribe. Da anni lavora tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con un passaggio nel governo italiano (Farnesina). Cura la comunicazione di parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni

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Cronaca

LADISPOLI RICORDA MARCO VANNINI

10 ANNI DOPO, IL DOLORE SI FA MEMORIA COLLETTIVA

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10 ANNI DOPO, IL DOLORE SI FA MEMORIA COLLETTIVA

Dieci anni sono trascorsi dalla tragica notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, quando Marco Vannini, giovane di Cerveteri, è stato ucciso a soli vent’anni nella casa della fidanzata a Ladispoli. Un decennio che non ha affievolito il dolore né la sete di giustizia della comunità locale, che continua a ricordare Marco con iniziative cariche di significato e partecipazione.

Il Teatro Marco Vannini, inaugurato nel 2019 a Ladispoli e intitolato al ragazzo, è diventato un simbolo di memoria e cultura. Recentemente, ha ospitato lo spettacolo “Ascoltare oltre il silenzio”, patrocinato dal Comune, che ha affrontato temi di verità storica e memoria collettiva, riflettendo l’impegno della città nel mantenere vivo il ricordo di Marco attraverso l’arte.

Nel gennaio 2025, l’Istituto Enrico Mattei di Cerveteri, frequentato da Marco, ha inaugurato un murale in suo onore, realizzato dall’artista Alessio Gazzola. La cerimonia ha visto la partecipazione commossa della famiglia Vannini, delle autorità locali e degli studenti, sottolineando l’importanza di educare le nuove generazioni alla consapevolezza e al rispetto della vita.

La città di Ladispoli ha dimostrato in più occasioni la sua vicinanza alla famiglia Vannini. Nel 2019, in segno di protesta contro una sentenza d’appello ritenuta ingiusta, i commercianti abbassarono le saracinesche e accesero candele, manifestando solidarietà e chiedendo giustizia per Marco.

A dieci anni dalla scomparsa di Marco Vannini, tutta la cittadinanza continua a onorarne la memoria, trasformando il dolore in impegno civico e culturale. La città si stringe attorno alla famiglia Vannini, rinnovando la promessa di non dimenticare e di lottare affinché tragedie simili non si ripetano.

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