CORONAVIRUS | A Ladispoli è gara di solidarietà, Giuseppe Grando: “Lo facciamo col cuore” [VIDEO]
Tante donazioni da parte di imprenditori e famiglie benestanti di Ladispoli. Un’ondata di solidarietà che dimostra quanto la nostra città sia sensibile alle necessità delle persone più in difficoltà. Ad occuparsi della distribuzione dei pacchi alimentari c’è l’Associazione Volontari di Ladispoli, con Giuseppe Grando in prima linea
Continua senza sosta il lavoro dell’Associazione Culturale Volontari per Ladispoli, presieduta da Barbara Migliazza, per essere vicini alle persone più deboli e bisognose del nostro territorio in questo momento di emergenza.
Non sono pochi gli imprenditori e le famiglie benestanti della nostra città – e non solo – che hanno risposto all’appello e hanno donato generi di prima necessità per chiunque ne avesse bisogno. In prima fila, nella distribuzione di pacchi alimentari, c’è Giuseppe Grando, che tutti conosciamo come Peppe, volontario dell’associazione nonché padre del nostro primo cittadino, Alessandro Grando.
E’ importante ricordare, a discapito di qualsiasi equivoco, che nello statuto dei Volontari per Ladispoli, associazione nata per volontà della moglie di Peppe, Pina Fabiani, c’è scritto con chiarezza che tale ente non può ricevere contributi pubblici. Quello che fanno lo fanno con il cuore, senza secondi fini.
Peppe va in giro con il risultato – negativo – del test rapido per il coronavirus attaccato sul cruscotto della macchina. Essendo sempre in contatto con tanta gente, ha pensato, giustamente, di fare un controllo per assicurarsi di star bene, soprattutto per evitare di contagiare altre persone.
“Iniziamo a lavorare la mattina presto, ancora prima delle sei, per confezionare i pacchi alimentari che poi andiamo a distribuire sul territorio lungo tutto il corso della giornata”, spiega Giuseppe Grando a LadispoliNews.
“Quando è partita l’emergenza ci siamo subito attivati – racconta – e abbiamo iniziato a raccogliere donazioni. Tra i grandi benefattori abbiamo trovato la famiglia Fedeli, nella persona del capostipite, Vincenzo, che ci ha donato subito 80 pacchi per partire con gli aiuti”.
“Si avvicinava poi la Pasqua e abbiamo cominciato a raccogliere tante donazioni, piccole e grandi, da imprenditori e privati cittadini. Nel giorno di Pasqua, Mimmo – di Pizza a Spicchi – ha preparato 200 pasti caldi, porzioni di lasagne e pollo con patate al forno, che abbiamo distribuito alle famiglie meno fortunate del nostro comprensorio. E ancor prima delle festività pasquali abbiamo ricevuto una donazione di 200 uova di cioccolato da mezzo chilo da Big Bleu, negozio della famiglia Fedeli. Un privato cittadino, Pasqualino Patriarca, ha donato 200 colombe; la Fondazione Daniele Nica ha donato un kit per 100 bambini composto da un uovo, un ovetto Kinder, un litro di latte e una colomba”.
Peppe a colloquio con Ladispolinews.it menziona anche il supermercato Gross della famiglia Amici, il Carrefour e i supermercati della famiglia Fantozzi: “Ovviamente noi lasciamo che le persone vadano a comprare i cibi da donare in qualunque supermercato, per noi non fa alcuna differenza”.
Tra i grandi donatori vale la pena citare la Uniongas di Cerveteri, di Ugo Accurso, che ha donato oltre 500 kg di generi alimentari. Hanno effettuato donazioni anche De Micheli, con le carote, la Nestlè coi Baci Perugina, e poi Ariete Fattoria Latte Sano e la Centrale del Latte.
Alessandro Savarese, l’ex proprietario del Blues Bar, ha donato mille euro versandoli direttamente al supermercato. Un contributo spontaneo di duecento euro è arrivato dal direttore del supermercato Gross, Davide Bonacci. Un gesto davvero lodevole. E poi tanti altri, come Baja Motors, l’autosalone di Davide Bella.
Insomma, un’ondata di solidarietà incredibile che dimostra quanto la nostra città sia sensibile alle necessità delle persone più in difficoltà e come sia pronta a rispondere sempre con il cuore, soprattutto davanti alle emergenze.
Giornalista, editore, fondatore e direttore di Litorale Oggi, Ladispoli News, ItaliaChiamaItalia.it e Azzurro Caribe. Da anni lavora tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con un passaggio nel governo italiano (Farnesina). Cura la comunicazione di parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni
Dopo il drammatico incendio divampato domenica 29 giugno a Cerveteri, nella zona di via della Necropoli, in cui sono rimasti intossicati anche due Vigili del Fuoco, interviene il sindaco, Elena Gubetti, che ripercorre le drammatiche ore vissute dalla comunità e parla di un vero e proprio attacco criminale.
“La giornata è stata un vero e proprio inferno per Cerveteri. Per oltre dieci ore, decine di squadre di volontari e Forze dell’Ordine – provenienti non solo dalla nostra città, ma anche da Comuni limitrofi e da Roma – hanno lavorato senza sosta contro un incendio vastissimo, che ha messo in pericolo persone, abitazioni e attività. Solo in tarda serata le ultime squadre di soccorso hanno potuto fare ritorno alla base. È stata una delle prove più dure della nostra storia, ma la nostra comunità ha risposto con unità, coraggio e grande spirito di solidarietà”.
“Non si è trattato di un evento accidentale – ha aggiunto il Sindaco Elena Gubetti – È evidente che dietro l’accaduto ci sia una regia criminale. Parliamo di un vero e proprio attacco premeditato contro la nostra comunità: una strategia del fuoco messa in atto da mani criminali, che hanno innescato contemporaneamente le fiamme in punti diversi e distanti della città – via del Sasso, via del Lavatore, via dell’Infernaccio, via della Tomba – costringendo le forze di soccorso a dividersi e aumentando esponenzialmente il danno. Un atto vile, pensato per destabilizzare e colpire il cuore di Cerveteri. Poteva trasformarsi in una tragedia ben peggiore”.
“Il caldo torrido e le improvvise folate di vento hanno aggravato la situazione, rendendo ancora più difficile l’intervento – prosegue – intraprenderemo ogni azione necessaria per individuare i colpevoli e assicurarli alla giustizia. Già da oggi incontrerò la Polizia Locale e le autorità territoriali per definire ulteriori misure di prevenzione in vista dei prossimi mesi estivi”.
Il Sindaco ha poi richiamato l’attenzione sulla responsabilità dei privati: “Le fiamme si sono propagate anche a causa di terreni incolti e non manutenuti, nonostante l’ordinanza comunale sulla pulizia e messa in sicurezza dei fondi firmata anche quest’anno. Verranno presi provvedimenti severi verso i proprietari inadempienti, che con la loro negligenza hanno contribuito a rendere ancora più grave l’emergenza”.
Infine, un lungo ringraziamento a tutte le forze in campo: “Il primo pensiero va al Gruppo Comunale di Protezione Civile di Cerveteri, con il responsabile Renato Bisegni, la coordinatrice Simona De Vizi e il vicecoordinatore Andrea Paradisi: grazie alla loro prontezza è partita la richiesta di attivazione di tutti i mezzi che sono intervenuti compresi quelli aerei. Grazie anche ai Vigili del Fuoco di Bracciano, ai Carabinieri, alla Croce Rossa Italiana di Santa Severa/Santa Marinella, alla nostra Polizia Locale e a tutti i gruppi di Protezione Civile giunti da Roma, Fiumicino e Castel di Guido. Senza di loro, staremmo raccontando una tragedia”.
Il Sindaco ha poi rivolto un pensiero ai due Vigili del Fuoco rimasti intossicati: “Sono rimasta costantemente in contatto con il Comandante Alessandro Pini. Fortunatamente, entrambi stanno migliorando in modo significativo. A loro va il nostro affetto e la gratitudine di tutta Cerveteri. Spero di poterli presto accogliere in Municipio, insieme a tutti i volontari intervenuti, per ringraziarli di persona a nome dell’intera città. Un grazie di cuore a tutti i volontari, uomini e donne, che in queste ore drammatiche hanno lavorato senza sosta per proteggere la nostra Comunità”.
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