Politica
LADISPOLI | Chi sarà il prossimo sindaco?
Cominciano a muoversi i pezzi sulla scacchiera della tornata elettorale 2027
Cominciano a muoversi i pezzi sulla scacchiera della tornata elettorale 2027
Manca ancora del tempo al 2027, ma a Ladispoli si respira già a pieni polmoni l’aria di campagna elettorale.
Chi osserva con attenzione lo scenario politico locale lo avrà già intuito: strategie, tattiche e riposizionamenti sono in moto, anche se non tutti se ne sono accorti. Ma presto sarà evidente a chiunque.
Nel numero di settembre di Litorale Oggi abbiamo pubblicato un’analisi che ha acceso i riflettori sul futuro della città.
Da allora, molti ci hanno rivolto la stessa domanda: chi sarà il prossimo sindaco di Ladispoli?

Al momento non abbiamo certezze. Conosciamo i nomi che circolano, ma è presto per sbilanciarsi: la maggior parte di quei nomi, ne siamo convinti, finirà per bruciarsi lungo la strada.
Eppure, la fila di aspiranti alla poltrona più alta di Palazzo Falcone è già lunga.
Bisogna però ricordare che l’attuale consiliatura non è ancora terminata e che molto resta da fare.
Lo sa bene il Sindaco Alessandro Grando, lo sa la sua Giunta e lo sanno i cittadini, che attendono ancora:
- il completamento dei lavori di asfaltatura,
- il rifacimento dei marciapiedi,
- la riqualificazione dei parchi gioco,
- e un potenziamento concreto delle strutture sanitarie del territorio.
Eppure, la domanda continua a rimbalzare sulle bocche di tutti, dagli addetti ai lavori ai semplici cittadini:
chi prenderà il testimone di Grando?
Chi guiderà Ladispoli nei prossimi anni?
Per la risposta occorrerà attendere. Quel che è certo è che partiti, movimenti civici e associazioni sono già in fermento, alla ricerca spasmodica di una figura capace di reggere il peso della città:
qualcuno in grado di parlare alla gente, di trasmettere entusiasmo e visione, e di amministrare le casse comunali con la cura e la responsabilità di un buon padre di famiglia.
Non è facile trovare un leader così, né a destra né a sinistra.
Intanto non resta che incrociare le dita e sperare che, al di là delle bandiere, prevalga l’interesse più grande: quello della nostra amata Ladispoli e dei suoi cittadini.
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Ospedale: una responsabilità
Ladispoli: il Sindaco Grando corregge e approva una mozione in consiglio
Ladispoli: il Sindaco Grando corregge e approva una mozione in consiglio
L’ultimo Consiglio comunale di Ladispoli ha visto tutti i gruppi consiliari esprimersi all’unanimità su una mozione dedicata al tema della sanità. L’assemblea ha chiesto ufficialmente alla Regione Lazio di pianificare la realizzazione di un presidio ospedaliero dotato di pronto soccorso al servizio del Distretto 2 della Asl Rm 4.
Nella stessa mozione, è stato chiesto anche di potenziare nell’immediato il servizio di pronto intervento sanitario nel territorio dei Comuni di Ladispoli e Cerveteri, due realtà in costante crescita demografica che da anni denunciano la carenza di strutture d’emergenza adeguate.
Il sindaco Alessandro Grando ha sottolineato l’importanza del voto unanime, ricordando che anche il Consiglio regionale del Lazio si era espresso favorevolmente su un’analoga proposta durante la scorsa legislatura. “La sanità è un argomento che deve unire le forze politiche, non dividerle – ha dichiarato il primo cittadino – perché la tutela della salute dei nostri concittadini è una battaglia comune, che va combattuta insieme, indipendentemente dalle appartenenze politiche”.
Parole che suonano come un invito alla responsabilità, in un contesto in cui troppo spesso la sanità diventa terreno di scontro e di propaganda.
Un tema ciclico ma spesso affrontato con superficialità
È infatti inevitabile riconoscere che questo tema, così sensibile per la popolazione, torna ciclicamente al centro del dibattito politico. Ed è altrettanto evidente che, accanto a chi affronta l’argomento con serietà e competenza, c’è sempre chi lo utilizza come bandiera di facile consenso, dimenticando la complessità delle questioni amministrative e sanitarie.
La mozione, presentata dall’attuale opposizione, nasceva proprio con l’intento di riportare l’attenzione sul tema. Tuttavia, il testo iniziale appariva estremamente generico e poco approfondito.
Nel documento si chiedeva al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, “un impegno concreto per creare sul territorio un punto strutturato con un’equipe medica della Asl per le cure primarie”. Una formulazione che, come ha evidenziato il sindaco Grando, risulta imprecisa: Ladispoli dispone già di un centro per le cure primarie, mentre ciò che serve davvero al territorio è un punto di primo soccorso efficiente e operativo.
La superficialità con cui si affrontano temi di tale importanza è disarmante. Discutere di sanità pubblica presentando due righe scarse, per di più imprecise, denota una mancanza di serietà politica. A questo si aggiungono gli interventi infiniti e ripetitivi di certi consiglieri, che sembrano convinti che basti alzare i toni per dare più peso alle proprie parole.
Il risultato è spesso un dibattito sterile, lontano dalle reali necessità dei cittadini.
La maggioranza sceglie il dialogo

Nonostante ciò, la maggioranza ha deciso di non respingere la mozione. Anzi, il sindaco Grando ha colto l’occasione per trasformare un atto debole in un segnale concreto di collaborazione istituzionale: ha invitato i suoi consiglieri a votare a favore, dopo aver corretto e integrato il testo, rendendolo più coerente e aderente alla realtà.
Un gesto di apertura che ha mostrato la differenza tra chi si limita alla polemica e chi, invece, lavora per costruire.
La seduta, però, ha anche evidenziato un’altra anomalia: la mozione era stata depositata a luglio, ma è arrivata in discussione solo a novembre. Su questo punto, qualcuno ha voluto insinuare che la maggioranza volesse guadagnare tempo o evitare il confronto.
Tuttavia, la verità sembra più semplice: l’opposizione, spesso, preferisce la passerella delle dirette social al lavoro concreto nelle commissioni e nelle sedi istituzionali. La politica, quella vera, richiede costanza, preparazione e senso delle priorità, non improvvisazione o spettacolarizzazione.
Alla fine della serata, ciò che resta è un dato politico importante: il Consiglio comunale di Ladispoli ha parlato con una sola voce su un tema cruciale per la città e per tutto il litorale.
È un segnale di maturità che, al di là delle polemiche, mostra come la sanità possa ancora essere terreno di convergenza e non di scontro.
Il governo Grando, da parte sua, continua a dimostrare capacità amministrativa e visione, perseguendo obiettivi concreti per la comunità. I risultati si costruiscono con pazienza e competenza, non con le sceneggiate da social network. E questa seduta ne è stata la prova più evidente.

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