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Sociale

Un Posto al Sole: cuore e impegno dell’ass. Caffè Africa

Nasce una nuova associazione nel territorio a nord di Roma, le premesse sono quelle giuste

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Nasce una nuova associazione nel territorio a nord di Roma, le premesse sono quelle giuste

L’Associazione Caffè Africa è una libera associazione di promozione sociale, costituita su impulso di un piccolo gruppo di amici particolarmente sensibili alla tematica dell’inclusione sociale.

Presidente Gianfranco Gargiulo e Segretaria Caterina De Caro, il primo obiettivo dell’associazione è stato quello di consentire alle persone con disabilità e ai loro accompagnatori di godere di una serena giornata di sole e di mare. Nasce così l’idea del progetto “Un Posto al Sole”.

Consentire alle persone con bisogni speciali di usufruire di ombrelloni e lettini a titolo gratuito negli stabilimenti che aderiscono all’iniziativa, dando loro la possibilità di scegliere tra le varie strutture aderenti. Il principio è quello del “caffè sospeso” e, per usufruire del servizio, basta farne richiesta prenotandosi direttamente nello stabilimento scelto. L’iniziativa è dedicata a persone affette da disabilità psichiche e/o motorie.

Grazie alla collaborazione con le Capitanerie di Porto del litorale, Caffè Africa ha realizzato il sogno di “regalare” una giornata di svago in totale inclusività su tutta la costa laziale, da Pescia Romana (confine Toscana) a Gaeta (confine Campania).

Inoltre, lo scorso 30 giugno, l’iniziativa “Un Posto al Sole” ha ricevuto il plauso della Regione Lazio.

“Grazie a tutti i gestori degli stabilimenti balneari e delle piscine che aderendo al progetto hanno realizzato un sogno – hanno dichiarato – rendendo il litorale laziale totalmente accessibile a chi purtroppo affetto da disabilità motorie e/o cognitive, facendo sì che l’integrazione non sia solo un’utopia”.

“Grazie alle Capitanerie di Porto che con la loro preziosissima collaborazione hanno fatto sì che il litorale laziale sia diventato di esempio e di sprono per tutte le altre regioni italiane; 48 strutture aderenti quest’anno e cresceremo ancora!” hanno concluso.

Litorale Oggi rivolge i migliori complimenti ai fondatori di questa bellissima iniziativa, che sosteniamo volentieri anche attraverso le pagine del nostro giornale e in collaborazione con Ladispoli News, l’informazione social del territorio.

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Cerveteri

La forza inizia dall’ascolto

Centro antiviolenza di Cerveteri “Le Farfalle”: a Litorale Oggi parla la responsabile Ileana Cigliano

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Basta violenza sulle donne

Centro antiviolenza di Cerveteri “Le Farfalle”: a Litorale Oggi parla la responsabile Ileana Cigliano

In un piccolo territorio, ogni passo verso la libertà può sembrare difficile, ma anche più potente. Con questo spirito lavora ogni giorno a Cerveteri il Centro Antiviolenza “Le Farfalle”, un presidio fondamentale per contrastare la violenza di genere e supportare le donne nei percorsi di uscita dalla violenza domestica, dallo stalking e dalla violenza sessuale.

Il centro è stato attivato nel 2023 grazie alla volontà dell’Amministrazione comunale, che ne ha promosso l’istituzione e seguito le procedure per ottenere i fondi regionali. A gestirlo è la Cooperativa BeFree, realtà impegnata da anni in progetti contro la violenza e la discriminazione, attiva in diverse regioni del Centro Italia.

“La nostra missione è accogliere le donne, ascoltarle, sostenerle e aiutarle a costruire percorsi di uscita dalla violenza, sempre nel pieno rispetto della loro volontà” – spiega a Litorale Oggi la responsabile del centro, Ileana Cigliano.

Le Farfalle offre ascolto, accoglienza, consulenza psicologica e legale, nonché una rete di collaborazione con i servizi territoriali (servizi sociali, consultori, tribunali, forze dell’ordine e avvocati) per costruire percorsi personalizzati, basati sui bisogni concreti delle donne.

Dalla sua apertura, il centro ha ricevuto quasi 300 richieste di aiuto: un numero significativo per il territorio, che conferma quanto il fenomeno sia diffuso e trasversale, senza distinzione di classe sociale o origine.

“Una difficoltà tipica di realtà come la nostra è la paura di essere riconosciute. Nei paesi ci si conosce tutti e molte donne esitano a chiedere aiuto per timore di perdere l’anonimato. Per questo rassicuriamo subito chi si rivolge a noi: il centro garantisce massima riservatezza, e ogni passo viene fatto solo con il consenso della donna” – sottolinea Ileana.

Il centro è attivo anche sul fronte della prevenzione e della sensibilizzazione: partecipa a eventi culturali e sociali, promuove convegni, protocolli con enti pubblici e privati, e campagne di informazione.

“Parlare di violenza di genere non basta: serve farlo bene. Per questo lavoriamo anche nelle scuole, nelle istituzioni e nei contesti formativi, perché il cambiamento culturale deve coinvolgere tutta la comunità”.

L’obiettivo è duplice: proteggere e restituire potere alle donne. Il centro investe in progetti di empowerment, formazione professionale e reinserimento lavorativo, consapevole che l’autonomia economica è uno degli strumenti più forti contro la dipendenza relazionale e la spirale della violenza.

“Continuiamo ad arricchire la nostra offerta, per avere sempre più frecce al nostro arco. Vogliamo offrire percorsi su misura, perché ogni storia è diversa e ogni donna ha diritto a una nuova possibilità”.

Le Farfalle è un luogo dove la paura si trasforma, passo dopo passo, in nuove opportunità.
Se sei una donna vittima di violenza, non esitare a chiedere aiuto. C’è chi è pronto a tenderti una mano: non temere di fare il primo passo.

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