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SANTA MARINELLA | NASCE SPAD+

SPAD+: lo sportello contro le discriminazioni, a supporto delle fragilità

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SPAD+: lo sportello contro le discriminazioni, a supporto delle fragilità

– Servizio Polivalente Anti Discriminazione PLUS, un progetto finanziato dalla Regione Lazio attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027, e realizzato da un’ATS composta da Domus Cooperativa Sociale (capofila), Casa Comune 2000 e Training Academy.

SPAD+ nasce per offrire uno spazio gratuito, accessibile e protetto a chi vive situazioni di discriminazione, solitudine o esclusione sociale, con un’attenzione particolare alle persone LGBTQIA+, alle famiglie fragili, e a chi ha difficoltà ad accedere ai servizi pubblici.

Un servizio integrato per promuovere inclusione, diritti e autonomia.

Lo sportello SPAD+ è operativo presso la sede di Casa Aurora (via Trento SNC Santa Marinella) e offre:

  • ascolto individuale e orientamento sociale, supporto psicologico per persone in difficoltà e a rischio di emarginazione sociale, assistenza informativa e accompagnamento nell’accesso a misure di tutela;
  • orientamento all’autonomia abitativa e lavorativa;
  • formazione per stranieri con corsi di lingua italiana per favorire l’integrazione sociale e lavorativa.

L’approccio è multidisciplinare, umano e orientato all’autodeterminazione della persona. Ogni caso viene accolto con cura, senza giudizio, costruendo insieme un percorso di supporto concreto.

Un progetto che comunica e si fa rete. SPAD+ è anche un progetto comunicativo: attraverso canali social dedicati, articoli quotidiani, rubriche tematiche e contenuti digitali accessibili, informa e dialoga con il territorio su temi di diritti, salute mentale, identità, disuguaglianze.

Contatti e appuntamenti

SPAD+ è più di uno sportello. È un punto di contatto umano, un presidio contro la solitudine e una proposta culturale per una comunità più inclusiva, spesso la mancanza di ascolto complica le condizioni articolate di persone che non hanno gli strumenti sociali o emotivi per riuscire a rendere la propria vita più vivibile, serena.

Questo progetto è destinato a tutti, perché nessuno si merita la solitudine. Ogni comunità può definirsi socialmente adeguata quando riesce a prendersi cura degli ultimi e non vessare della solitudine le persone più fragili.

Lo sportello SPAD+ è attivo su appuntamento e raggiungibile telefonicamente e online.

Informazioni:
e-mail: [email protected]
Tel.: 0766809293
Social: @spadplus

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Politica

Bitti in trincea per i più fragili

Fiovo Bitti, ex Assessore alla Sanità di Ladispoli e il suo contributo al nuovo DDL

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Fiovo Bitti, ex Assessore alla Sanità di Ladispoli e il suo contributo al nuovo DDL

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato all’unanimità un Disegno di legge che aggiorna e integra la Legge quadro del 2000 sui servizi sociali.

Dopo venticinque anni, questa norma resta la base delle politiche sociali italiane, ma i cambiamenti sociali e le nuove fragilità richiedono strumenti più moderni ed efficaci.

L’obiettivo è migliorare l’organizzazione dei servizi, garantire pari opportunità di accesso in tutto il Paese e valorizzare il ruolo delle comunità e delle famiglie.

Le novità principali del provvedimento

Rafforzamento dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP)

Prima di tutto, viene rafforzata la garanzia dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), ossia i servizi minimi che devono essere assicurati a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione in cui vivono.

Per semplificare la gestione, i diversi fondi sociali confluiranno in un Fondo unico nazionale, che sarà distribuito direttamente agli Ambiti Territoriali Sociali, i consorzi di comuni che gestiscono i servizi sul territorio.

Governance locale

Un altro punto cruciale riguarda la governance locale.

Le capacità organizzative e di spesa sono molto diverse da zona a zona: per questo il Ddl punta a rafforzare gli Ambiti Territoriali Sociali e a integrare meglio le Aziende pubbliche di servizi alla persona.

Saranno inoltre potenziati la formazione e il supporto tecnico agli enti locali, così da favorire una collaborazione più armonica tra Stato, Regioni e Comuni.
Coinvolgimento del Terzo Settore e del volontariato

Grande attenzione è riservata al coinvolgimento del Terzo Settore e del volontariato, attori fondamentali per costruire reti di solidarietà.

Viene inoltre introdotta una distinzione importante fra assistente familiare professionale e caregiver familiare, riconoscendo e valorizzando entrambi i ruoli, con percorsi formativi e misure di sostegno.
Tutela delle categorie vulnerabili

Sul fronte delle categorie vulnerabili, il Disegno di legge interviene su più fronti:

  • sostegno alle persone in difficoltà abitativa;
  • tutela dei minori;
  • protezione delle vittime di violenza di genere;
  • contrasto al gioco patologico e all’isolamento sociale.

Sono previste anche misure per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità, per ridurre la recidiva di chi ha avuto condanne e per orientare i cittadini italiani che rientrano dall’estero.
Introduzione del Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino

Altro elemento innovativo è l’introduzione del Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino, uno strumento che raccoglierà dati e informazioni utili a rendere più trasparenti gli interventi e a monitorare meglio la spesa sociale.
Le dichiarazioni del relatore Fiovo Bitti

Secondo il relatore Fiovo Bitti, questo Disegno di legge non è un punto di arrivo ma un nuovo inizio: pur riconoscendo il valore della legge del 2000, è necessario adeguarla alle sfide attuali, riducendo le disparità territoriali e offrendo risposte concrete ad anziani, minori e persone in povertà estrema.

In futuro, il CNEL intende aprire una riflessione anche sull’uso dell’intelligenza artificiale nei servizi sociali e su un possibile testo unico che raccolga tutte le norme e le linee guida esistenti.
In sintesi

Il Disegno di legge approvato rappresenta un passo importante per rafforzare il sistema di welfare italiano: più vicino ai cittadini, più trasparente e soprattutto più attento ai bisogni delle persone fragili, che restano al centro delle politiche sociali.

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