Sociale
LISailors: Ladispoli protagonista di un mare più inclusivo
LISailors a gonfie vele: Ladispoli si fa sempre più inclusiva
LISailors a gonfie vele: Ladispoli si fa sempre più inclusiva
Un progetto che unisce l’amore per il mare e l’attenzione all’integrazione sociale. Questo è il cuore pulsante di LISailors, l’iniziativa che nei giorni scorsi ha portato a Ladispoli un’esperienza unica: avvicinare le persone sorde e con disabilità alla pratica della vela, trasformando l’orizzonte in uno spazio di libertà e autonomia.
Il progetto prende il nome proprio dalla Lingua dei Segni Italiana (LIS) e nasce con l’obiettivo di rendere accessibile la navigazione a chi troppo spesso viene escluso dalle attività sportive.
A guidare l’esperienza è stata l’associazione Life Onlus, insieme a una squadra affiatata di istruttori professionisti, educatori, interpreti LIS e volontari, che ha reso possibile un pomeriggio davvero speciale per i partecipanti. Una sinergia di competenze, professionalità e passione, capace di trasformare lo sport in uno strumento educativo e di coesione sociale.
Ladispoli e l’inclusione
La città ha ospitato il progetto con entusiasmo, grazie anche al supporto dell’Amministrazione comunale. “Ringrazio il Delegato alla comunità sorda, Marco Cecchini, senza il quale questo progetto non avrebbe potuto vedere la luce, insieme anche a Valentina Manca ed Edoardo Ricci. Tutto il merito di queste iniziative è di Marco e di tutte le persone che collaborano con lui. L’Amministrazione ha il solo merito di espletare la burocrazia necessaria e di accogliere le proposte, per noi motivo di orgoglio e di vanto” ha dichiarato il sindaco Alessandro Grando in occasione della festa di fine corso, tenutasi lo scorso 26 luglio presso lo stabilimento balneare Columbia beach di Ladispoli.
“LISailors nasce dal progetto Ladispoli, Una Città Che Sa Ascoltare. Abbiamo già portato avanti molti punti di questo progetto, ma la cosa più bella è vedere la grande partecipazione della comunità sorda” ha sottolineato il delegato, Marco Cecchini. “Il Sindaco si è sempre reso disponibile, dandoci piena fiducia nella realizzazione di idee e progetti: ora, ci ha dato la possibilità di realizzare il primo equipaggio di persone sorde in tutta Europa”.
I partecipanti al progetto LISailors hanno potuto imparare le basi della vela, salire a bordo delle imbarcazioni e vivere l’emozione della navigazione, seguiti passo dopo passo da una squadra preparata e attenta alle esigenze di ciascuno. Il mare, da ostacolo, si è trasformato in spazio di libertà.
Un’esperienza formativa che potenzia le capacità relazionali e offre un’occasione di autonomia e inclusione concreta, soprattutto per chi vive quotidianamente difficoltà comunicative o motorie.
“L’auspicio è che eventi come LISailors possano diventare appuntamenti fissi sul territorio, o addirittura modelli da replicare in altre città costiere, affinché la vela possa diventare davvero uno sport per tutti” ha concluso il Primo Cittadino.
Politica
Bitti in trincea per i più fragili
Fiovo Bitti, ex Assessore alla Sanità di Ladispoli e il suo contributo al nuovo DDL
Fiovo Bitti, ex Assessore alla Sanità di Ladispoli e il suo contributo al nuovo DDL
Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato all’unanimità un Disegno di legge che aggiorna e integra la Legge quadro del 2000 sui servizi sociali.
Dopo venticinque anni, questa norma resta la base delle politiche sociali italiane, ma i cambiamenti sociali e le nuove fragilità richiedono strumenti più moderni ed efficaci.
L’obiettivo è migliorare l’organizzazione dei servizi, garantire pari opportunità di accesso in tutto il Paese e valorizzare il ruolo delle comunità e delle famiglie.
Le novità principali del provvedimento

Rafforzamento dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP)
Prima di tutto, viene rafforzata la garanzia dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), ossia i servizi minimi che devono essere assicurati a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione in cui vivono.
Per semplificare la gestione, i diversi fondi sociali confluiranno in un Fondo unico nazionale, che sarà distribuito direttamente agli Ambiti Territoriali Sociali, i consorzi di comuni che gestiscono i servizi sul territorio.
Governance locale
Un altro punto cruciale riguarda la governance locale.
Le capacità organizzative e di spesa sono molto diverse da zona a zona: per questo il Ddl punta a rafforzare gli Ambiti Territoriali Sociali e a integrare meglio le Aziende pubbliche di servizi alla persona.
Saranno inoltre potenziati la formazione e il supporto tecnico agli enti locali, così da favorire una collaborazione più armonica tra Stato, Regioni e Comuni.
Coinvolgimento del Terzo Settore e del volontariato
Grande attenzione è riservata al coinvolgimento del Terzo Settore e del volontariato, attori fondamentali per costruire reti di solidarietà.
Viene inoltre introdotta una distinzione importante fra assistente familiare professionale e caregiver familiare, riconoscendo e valorizzando entrambi i ruoli, con percorsi formativi e misure di sostegno.
Tutela delle categorie vulnerabili
Sul fronte delle categorie vulnerabili, il Disegno di legge interviene su più fronti:
- sostegno alle persone in difficoltà abitativa;
- tutela dei minori;
- protezione delle vittime di violenza di genere;
- contrasto al gioco patologico e all’isolamento sociale.
Sono previste anche misure per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità, per ridurre la recidiva di chi ha avuto condanne e per orientare i cittadini italiani che rientrano dall’estero.
Introduzione del Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino
Altro elemento innovativo è l’introduzione del Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino, uno strumento che raccoglierà dati e informazioni utili a rendere più trasparenti gli interventi e a monitorare meglio la spesa sociale.
Le dichiarazioni del relatore Fiovo Bitti
Secondo il relatore Fiovo Bitti, questo Disegno di legge non è un punto di arrivo ma un nuovo inizio: pur riconoscendo il valore della legge del 2000, è necessario adeguarla alle sfide attuali, riducendo le disparità territoriali e offrendo risposte concrete ad anziani, minori e persone in povertà estrema.
In futuro, il CNEL intende aprire una riflessione anche sull’uso dell’intelligenza artificiale nei servizi sociali e su un possibile testo unico che raccolga tutte le norme e le linee guida esistenti.
In sintesi
Il Disegno di legge approvato rappresenta un passo importante per rafforzare il sistema di welfare italiano: più vicino ai cittadini, più trasparente e soprattutto più attento ai bisogni delle persone fragili, che restano al centro delle politiche sociali.

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