Cronaca
Ladispoli, arrestato 38enne romeno: torturava e maltrattava il figlio
Segregato dal padre in casa e privato di cibo e acqua per due giorni, scappa e approfittando dell’assenza del padre si nasconde dalla vicina di casa
Nella serata di domenica scorsa è giunta al 112, una richiesta di intervento da parte di un signora abitante a Ladispoli la quale segnalava che un minore, suo vicino di casa, si era presentato presso la sua abitazione in stato di prostrazione psicofisica e con le caviglie legate con delle catene.
Lo stesso riferiva di essere stato segregato dal padre da circa due giorni e di essere riuscito a fuggire limando altre catene che lo legavano al letto.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri ai quali il ragazzo ha confidato di aver avuto un litigio con il padre, a seguito del quale si era poi allontanato da casa.
Tornato successivamente a casa il giovane era stato legato, per punizione, dal genitore con delle catene e segregato in casa e privato di cibo e acqua per due giorni, riuscendo a scappare approfittando dell’assenza del padre e a nascondersi dalla vicina di casa.
I Carabinieri hanno rintracciato il padre 38enne romeno e al termine degli accertamenti lo hanno arrestato per i reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia e accompagnato presso la Casa Circondariale di Civitavecchia. (AdnKronos)
Cronaca
FIUMICINO | Incendiò un’auto a Torrimpietra: denunciato un 21enne di Ladispoli
Il giovane è stato denunciato a piede libero e la sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria
I Carabinieri della Stazione di Torrimpietra hanno denunciato un giovane di 21 anni, residente a Ladispoli e senza precedenti, ritenuto responsabile dell’incendio doloso di un’automobile avvenuto il 29 marzo scorso a Torrimpietra, nel comune di Fiumicino.
L’attività investigativa, basata sull’analisi delle immagini della videosorveglianza della zona e sull’esame dei tabulati telefonici, ha permesso di raccogliere elementi considerati gravi indizi di colpevolezza a carico del ragazzo.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il rogo del veicolo – di proprietà di una donna del posto – sarebbe collegato a un debito contratto da un familiare della vittima per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
Il giovane è stato denunciato a piede libero e la sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

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