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IL NUOVO BLUE MARLIN BEACH CLUB
Nuove aperture a Ladispoli: il Blue Marlin si rifà il trucco

Nuove aperture a Ladispoli: il Blue Marlin si rifà il trucco
Dal Manhattan al Blue Marlin…
I fratelli Patrizio ed Enzo Masseria, lo scorso 31 maggio, hanno inaugurato la stagione estiva con una nuova apertura pronta a diventare un punto di riferimento per la città di Ladispoli.
Noti per essere i proprietari del famoso locale sul Viale Italia, il Manhattan — luogo di ritrovo per giovani e adulti grazie alla diversificazione di eventi e serate che lo contraddistinguono, oltre agli ottimi aperitivi e a una cucina rinomata — i fratelli Masseria rilanciano ora con il Blue Marlin, uno stabilimento completamente rinnovato e pensato per essere adatto a tutte le età.
«È stato sempre un nostro sogno fare un “Manhattan sul mare”, quindi questo è un sogno che si realizza», rivela Enzo. «La nostra missione è cercare di portare sempre qualcosa di diverso, che possa dare ai cittadini servizi che non troverebbero altrove. Al Blue Marlin punteremo su pranzi-spettacolo, musica soft, aperitivi al tramonto e tanto divertimento, grazie anche alla direzione artistica affidata a Kimbo».
«Inoltre — continua Enzo — non mancherà la ristorazione. Punteremo sul km zero, con pesce fresco, arrivi giornalieri e preparazioni di mare ad hoc dei nostri fantastici cuochi», sottolineando l’obiettivo di conquistare anche i palati più esigenti.
Insomma, prepariamoci tutti a godere di questa calda estate che ci aspetta: il Blue Marlin è pronto ad accoglierci con gusto, relax e tanto intrattenimento.


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Sentirsi bene facendo del bene
Valeria Pintus: 20 anni di volontariato nella Protezione Civile di Ladispoli

Valeria Pintus: 20 anni di volontariato nella Protezione Civile di Ladispoli
La Protezione Civile è composta in gran parte da volontari che operano per la tutela dell’ambiente e delle persone in situazioni di emergenza. Istituita nel 1992, si occupa di prevenzione, gestione e superamento delle calamità.
Ne abbiamo parlato con Valeria Pintus, volontaria da oltre 20 anni nel Comune di Ladispoli con l’associazione Avalon, che ci ha raccontato cosa significa davvero far parte di questa realtà.
Cosa ti ha spinto a entrare nella Protezione Civile?
La motivazione principale è stata il desiderio di aiutare gli altri nei momenti difficili. È una spinta che ogni volontario dovrebbe avere. Mi appassiona molto anche la formazione continua: siamo volontari, ma non improvvisati. Grazie ai corsi diventiamo professionisti nell’affrontare le emergenze.
Qual è stato l’intervento più difficile della tua carriera?
Il terremoto dell’Aquila nel 2009. Siamo stati lì sei mesi: oltre all’aiuto materiale, era fondamentale il supporto psicologico. Molti avevano perso i propri cari. Ancora oggi, ripensarci mi commuove.
Hai mai avuto dubbi sulla tua scelta?
No, mai. La gratitudine delle persone che aiutiamo ripaga ogni sforzo. Se potessi, farei ancora di più.
Come gestisci la pressione durante le emergenze?
L’esperienza è tutto. I giovani devono essere affiancati da chi ha più pratica. Anche le esercitazioni sono fondamentali: preparano ad agire con lucidità quando arriva il momento.
Come ha influenzato questo lavoro la tua visione della società?
Mi ha reso più consapevole di quanto l’equilibrio della società sia fragile. Un’emergenza può cambiare tutto in un attimo. Tutti dovremmo avere almeno una minima formazione su come comportarci in certe situazioni.
Hai mai visto l’impatto diretto del tuo aiuto sulle persone?
Sempre. Proteggiamo case, salviamo vite, offriamo supporto. A volte basta un sorriso per capire quanto sia importante quello che facciamo. Vale più di qualsiasi compenso.
Cosa dovrebbe fare una comunità per essere più preparata?
Informarsi sui rischi del territorio e partecipare ai corsi organizzati dalla Protezione Civile, come quelli sul primo soccorso. Andiamo anche nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi e magari avvicinarli al volontariato.
Che consiglio daresti a un giovane?
Provate. Il volontariato arricchisce, prima di tutto chi lo fa. Aiutare fa bene.
Un grazie speciale a Valeria Pintus per aver condiviso la sua esperienza e la passione che mette ogni giorno nel suo impegno. Un’intervista che ci ricorda quanto il bene fatto con cuore e competenza lasci un segno profondo.
Matteo Guglielmino
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