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Economia e Lavoro

Fiumicino: verso il porto turistico

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Presentate importanti novità sul progetto di riqualificazione di Isola Sacra

Galliano Di Marco, Amm. Delegato della Fiumicino Waterfront che ha presentato il progetto per la realizzazione di un porto turistico crocieristico (previsto un accosto per una nave da crociera, ndr) al vecchio Faro, nella zona di Isola Sacra, nei giorni scorsi ha annunciato importanti novità.

“Stiamo facendo grossi passi avanti con il ministero della Cultura, che sta sviluppando le analisi al piano, per arrivare, speriamo in due tre mesi, al parere positivo sul progetto del porto anche da parte del Mic; recentemente è stato chiuso il tavolo tecnico e dobbiamo presentare delle integrazioni. Ci attendiamo chiaramente delle prescrizioni”.

L’occasione, alla presenza del sindaco Mario Baccini, è stata un’assemblea pubblica dove, dopo le proteste dei comitati cittadini nelle scorse settimane contro il progetto, il fronte favorevole al porto crocieristico è sceso in campo con l’evento “Innovazione, crescita, futuro: sviluppiamo il nostro territorio!”, promosso dai Comitati pro-Porto (Il Timone ed In Pista) per “discutere insieme del progetto, della sostenibilità, dello sviluppo occupazionale e dell’impatto sul territorio”.

“Nessuna competizione con Civitavecchia ma cooperazione, non gli si ruba nessun posto di lavoro”, ha aggiunto Di Marco. “Basta all’Italia dei no a prescindere – hanno detto i rappresentanti dei Comitati – a Fiumicino c’è una maggioranza silenziosa che vuole il porto e lo sviluppo economico e turistico del territorio, garantendo il rispetto ambientale, attraverso il binomio aeroporto ed il mare.

Poche persone non possono caratterizzare la vita della città. Non capiamo quale sia l’alternativa progettuale proposta dai Comitati del No. La città deve andare avanti ed i Sì devono esprimersi per sostenere il sindaco Baccini.

Un’occasione da cogliere: con un livello occupazionale, a regime, previsto di 5mila persone ed un giro d’affari annuale di 500 milioni di euro, parte del quale in ricaduta sul territorio e sull’indotto alberghiero, turistico, agricolo, ridando a Roma la sua marittimità nel Mediterraneo”.

On. Ciocchetti (FdI), progetto riqualificazione Isola Sacra strategico per territorio.

Secondo Luciano Ciocchetti, deputato di Fratelli d’Italia, il progetto di riqualificazione dell’area demaniale di Isola Sacra che prevede la realizzazione di un porto turistico “rappresenta una grande opportunità di sviluppo non solo per Fiumicino, ma direi per tutto il litorale laziale”.

“Il progetto – prosegue – rappresenta sicuramente un passo concreto verso la valorizzazione del nostro litorale e del patrimonio urbano e ambientale di Fiumicino. Un’iniziativa importante che, se realizzata con visione e attenzione al territorio, potrà offrire nuove opportunità di sviluppo e lavoro per i cittadini”. La sua conclusione: “Continuerò ad appoggiare, anche a livello parlamentare, ogni iniziativa che vada nella direzione di uno sviluppo ordinato, sostenibile e realmente partecipato del nostro territorio”.

Giornalista, editore, fondatore e direttore di Litorale Oggi, Ladispoli News, ItaliaChiamaItalia.it e Azzurro Caribe. Da anni lavora tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con un passaggio nel governo italiano (Farnesina). Cura la comunicazione di parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni

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Valeria Pintus: 20 anni di volontariato nella Protezione Civile di Ladispoli

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Valeria Pintus: 20 anni di volontariato nella Protezione Civile di Ladispoli

La Protezione Civile è composta in gran parte da volontari che operano per la tutela dell’ambiente e delle persone in situazioni di emergenza. Istituita nel 1992, si occupa di prevenzione, gestione e superamento delle calamità.

Ne abbiamo parlato con Valeria Pintus, volontaria da oltre 20 anni nel Comune di Ladispoli con l’associazione Avalon, che ci ha raccontato cosa significa davvero far parte di questa realtà.

Cosa ti ha spinto a entrare nella Protezione Civile?
La motivazione principale è stata il desiderio di aiutare gli altri nei momenti difficili. È una spinta che ogni volontario dovrebbe avere. Mi appassiona molto anche la formazione continua: siamo volontari, ma non improvvisati. Grazie ai corsi diventiamo professionisti nell’affrontare le emergenze.

Qual è stato l’intervento più difficile della tua carriera?
Il terremoto dell’Aquila nel 2009. Siamo stati lì sei mesi: oltre all’aiuto materiale, era fondamentale il supporto psicologico. Molti avevano perso i propri cari. Ancora oggi, ripensarci mi commuove.

Hai mai avuto dubbi sulla tua scelta?
No, mai. La gratitudine delle persone che aiutiamo ripaga ogni sforzo. Se potessi, farei ancora di più.

Come gestisci la pressione durante le emergenze?
L’esperienza è tutto. I giovani devono essere affiancati da chi ha più pratica. Anche le esercitazioni sono fondamentali: preparano ad agire con lucidità quando arriva il momento.

Come ha influenzato questo lavoro la tua visione della società?
Mi ha reso più consapevole di quanto l’equilibrio della società sia fragile. Un’emergenza può cambiare tutto in un attimo. Tutti dovremmo avere almeno una minima formazione su come comportarci in certe situazioni.

Hai mai visto l’impatto diretto del tuo aiuto sulle persone?
Sempre. Proteggiamo case, salviamo vite, offriamo supporto. A volte basta un sorriso per capire quanto sia importante quello che facciamo. Vale più di qualsiasi compenso.

Cosa dovrebbe fare una comunità per essere più preparata?
Informarsi sui rischi del territorio e partecipare ai corsi organizzati dalla Protezione Civile, come quelli sul primo soccorso. Andiamo anche nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi e magari avvicinarli al volontariato.

Che consiglio daresti a un giovane?
Provate. Il volontariato arricchisce, prima di tutto chi lo fa. Aiutare fa bene.

Un grazie speciale a Valeria Pintus per aver condiviso la sua esperienza e la passione che mette ogni giorno nel suo impegno. Un’intervista che ci ricorda quanto il bene fatto con cuore e competenza lasci un segno profondo.

Matteo Guglielmino

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