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Turismo

E…STATE A LADISPOLI | Grando Sindaco presenta il Ladispoli Summer Fest: “Il miglior programma degli ultimi anni” [FOTO]

“Quello che vi proponiamo è il miglior programma degli ultimi anni; il rilancio turistico riparte anche da iniziative come questa”, ha detto il sindaco. “Questo tipo di eventi possono essere una vetrina per la nostra città”, ha evidenziato

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Si terrà dal 29 al 31 luglio il Ladispoli Summer Fest, che vedrà la presenza nella piazza della nostra città di artisti di spessore nazionale, come il rapper Emis Killa o il cantautore Michele Zarrillo.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, con una conferenza stampa organizzata presso lo stabilimento “Bagni 33” sul lungomare centrale della nostra città. Ad affiancare il primo cittadino c’erano Marco Porro, assessore al Turismo, e Claudio Nardocci, presidente della Pro Loco. 

Al di là degli ultimi giorni di luglio, tutta l’estate ladispolana vedrà eventi e spettacoli essere protagonisti sotto le stelle. Un calendario molto ricco, che accompagnerà cittadini e villeggianti fino a settembre, con una festa di fine estate che vedrà salire sul palco di piazza Rossellini Cristina D’Avena, cantante amatissima dai bimbi.

Un impegno economico non indifferente per il Comune, ha sottolineato Grando, ma che “grazie alla buona gestione di questi anni possiamo permetterci di sostenere”, ha aggiunto.

“Quello che vi proponiamo è il miglior programma degli ultimi anni; il rilancio turistico riparte anche da inizative come questa”, ha detto ancora il sindaco. “Questo tipo di eventi possono essere una vetrina per la nostra città”, ha evidenziato.

L’assessore Marco Porro, presentando il calendario, è entrato nei dettagli, illustrando il variegato programma: spettacoli, musica, balli, cover band, artisti di ogni genere che si alterneranno in piazza. Già attesissimo dai più piccoli lo spettacolo di Frozen.

Tornerà in piazza anche il concorso “Miss e Mister Ladispoli” di Alessandra Fattoruso, mentre per i giorni 13, 14 e 15 agosto è previsto il Festival caraibico, con Kimbo e i suoi ballerini.

Settembre si concluderà con tributi a Zucchero e Vasco

Insomma, un’estate tutta da vivere a Ladispoli, con spettacoli e concerti che vedranno arrivare tante persone anche da altri Comuni del litorale. Per una città sempre più dinamica e attrattiva.

LADISPOLI SUMMER FEST 2022

29 luglio: Emis Killa & Mr.Rain

30 luglio:Gemelli DiVersi

31 luglio: Michele Zarrillo

Eventi gratuiti in Piazza Rossellini

@rickyfilosa

Giornalista, editore, fondatore e direttore di Litorale Oggi, Ladispoli News, ItaliaChiamaItalia.it e Azzurro Caribe. Da anni lavora tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con un passaggio nel governo italiano (Farnesina). Cura la comunicazione di parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni

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Turismo e grandi eventi a Ladispoli

Un indotto economico da 7 milioni di euro per la città

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Marco Porro, Assessore al Turismo del Comune di Ladispoli

Un indotto economico da 7 milioni di euro per la città

Spesso ci raccontiamo che a Ladispoli mancano strutture ricettive, alberghi e soluzioni per il turismo. Quelle vecchie dicerie che abbiamo sentito talmente tante volte che quasi ce ne siamo convinti. Al netto delle nuove tendenze che oggi hanno generato a Ladispoli un complessivo di circa 1.400 posti letto, c’è da dire che l’analisi dovrebbe essere più ampia: perché il forte di Ladispoli, si sa, è la sua posizione.

In virtù di questo, la valutazione deve prendere in considerazione un flusso di visitatori giornalieri che intercetta la nostra città. Il turismo non si conta solo con i soggiorni nelle strutture cittadine. A Ladispoli, nel perimetro dei 70 giorni di programmazione estiva in Piazza Rossellini, i grandi eventi sono una calamita per il turismo di prossimità: migliaia di persone che scelgono la nostra città per un concerto o per il tempo libero e rientrano in serata.

Turismo di prossimità e dati nazionali

È la fotografia che l’ISTAT offre del fenomeno delle escursioni giornaliere (42,4 milioni nel 2024) e che la Banca d’Italia inquadra definendo gli escursionisti come visitatori con zero notti e spesa minore per persona. Per misurare l’impatto reale, quindi, dobbiamo partire da qui.

Nella valutazione del nostro cartellone fissiamo alcuni prudenti capisaldi. Gli eventi clou del Summer Fest con Gaia, Fred De Palma e Francesco Renga hanno portato circa 6.000 spettatori a serata; Max Giusti, Giorgio Vanni e DJ Osso si sono attestati su una platea di circa 4.000 partecipanti. Completano il quadro gli appuntamenti medi da 1.000 presenze e le serate minori con band locali da 500 spettatori, per un totale di 50 spettacoli.

Numeri e impatto economico

Tradotto in volumi complessivi, la rassegna ha richiamato circa 59.000 partecipanti, di cui 30.000 concentrati nelle sei serate principali e i restanti 29.000 distribuiti tra gli altri appuntamenti. Questo pubblico va diviso in tre gruppi: il 10% di spettatori che ha soggiornato in città almeno una notte (dato molto prudente) e il 50% di residenti, la cui spesa giornaliera è naturalmente più bassa rispetto a chi trascorre lontano da casa l’intera giornata. Il restante sono escursionisti.

Per trasformare questi dati in un potenziale indotto, utilizziamo gli strumenti pubblici: Isnart–Unioncamere stima per il Lazio una spesa, oltre viaggio e soggiorno, di circa 77 € a persona e una spesa media per alloggio di 59 €. Applichiamo dunque 77 € agli escursionisti e la somma di 77 + 59 € ai pernottanti. Per i residenti, che non sostengono costi di viaggio, l’impatto va calcolato come spesa aggiuntiva per ristorazione e consumo: una forbice tra 25–35 € a persona, definita in base alle indicazioni provenienti da studi di settore.

Un indotto diretto di 3,5 milioni di euro

Il calcolo che ne deriva è semplice e lineare. Su 59.000 spettatori totali, 5.900 sono pernottanti e 53.100 non pernottanti; tra questi ultimi, 29.500 sono residenti e 23.600 sono visitatori giornalieri. Applicando i parametri citati sopra, l’indotto diretto della rassegna si aggira attorno ai 3,5 milioni di euro.

Non si tratta di valori teorici, poiché misurati con gli stessi parametri con cui le Camere di Commercio pesano i festival nelle diverse regioni. Le linee guida definiscono anche un indotto indiretto a monte: fornitori, logistica, lavoro temporaneo e servizi tecnici.

Valore d’immagine e ritorno reputazionale

Oltre l’aspetto sociale, che in questo articolo non prendiamo volutamente in considerazione, c’è un ritorno d’immagine: un valore reputazionale da misurare in copertura mediatica, ricerche online, intenzioni di visita, ritorni stagionali e non. Senza gonfiare i numeri, adottando un moltiplicatore prudente tra 1.5 e 2.0, come suggerito dagli studi di settore, l’impatto economico complessivo del cartellone si colloca in un range che va da 5 a 7 milioni di euro. Un valore coerente per una città baricentrica a Roma.

Una vetrina per la città e per il territorio

C’è infine il valore della continuità scenica. Il palco montato per 70 giorni non è solo un’infrastruttura, ma anche una vetrina permanente per le band del territorio, un dispositivo di identità e orgoglio civico che alimenta la partecipazione.

Inoltre, il turismo di pertinenza gioca un ruolo chiave nella destagionalizzazione dei flussi, perché fidelizzando il visitatore che vive a breve distanza dalla nostra città, ci sono alte probabilità che torni anche in bassa stagione.

Conclusioni: Ladispoli e il turismo reale

La chiave di lettura è quindi definita: i grandi eventi di Piazza Rossellini generano turismo reale perché sommano volumi importanti di pubblico a una struttura di indotto misurabile, distinguendo correttamente tra residenti, escursionisti e pernottanti.

Se ci limitassimo ai soli soggiorni, lasceremmo fuori più di metà della storia. Con i numeri alla mano — 59.000 presenze su 50 serate, un indotto diretto attorno a 3,5 milioni e un impatto complessivo che, per prudenza, collochiamo tra 5 e 7 milioni — si dimostra che la programmazione non è un costo a fondo perduto e nemmeno un megafono di propaganda, bensì una concreta leva economica e identitaria.

Perché anche a Ladispoli il turismo di prossimità è l’ossatura che riempie la piazza, sostiene l’indotto e fa crescere la reputazione della città.

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