Economia e Lavoro
LADISPOLI: I CONDOMINI DEL FUTURO
ANACI – Smart building e sicurezza: innovazione e prevenzione, l’incontro alla “Biblioteca Peppino Impastato” di Ladispoli

ANACI – Smart building e sicurezza: innovazione e prevenzione, l’incontro alla “Biblioteca Peppino Impastato” di Ladispoli
Lo scorso 4 aprile 2025 si è tenuto, presso la Biblioteca Comunale di Ladispoli, un importante convegno promosso da ANACI Ladispoli-Civitavecchia, guidata dal suo Presidente Malantrucco, nell’ambito di un percorso di aggiornamento e sensibilizzazione rivolto ai professionisti del settore immobiliare, ai tecnici e agli amministratori condominiali.
Tra i relatori di spicco, due figure di riferimento a livello nazionale: l’Ing. Francesco Burrelli, Presidente Nazionale ANACI, e l’Ing. Roberto Mazzocchi, Docente e Istruttore qualificato in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. I loro interventi, profondamente apprezzati dal pubblico, hanno offerto una lettura concreta e al tempo stesso visionaria delle nuove sfide che il mondo dell’edilizia e della gestione condominiale si trova oggi ad affrontare.
Burrelli ha delineato con chiarezza il ruolo sempre più centrale dell’innovazione digitale nella gestione immobiliare, con particolare attenzione ai sistemi di building Tra i relatori di spicco, due figure di riferimento a livello nazionale: l’Ing. Francesco Burrelli, Presidente Nazionale ANACI, e l’Ing. Roberto Mazzocchi, Docente e Istruttore qualificato in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
I loro interventi, profondamente apprezzati dal pubblico, hanno offerto una lettura concreta e al tempo stesso visionaria delle nuove sfide che il mondo dell’edilizia e della gestione condominiale si trova oggi ad affrontare. Burrelli ha delineato con chiarezza il ruolo sempre più centrale dell’innovazione digitale nella gestione immobiliare, con particolare attenzione ai sistemi di building automation, all’efficientamento energetico e al ruolo dei dati nel governo delle strutture residenziali complesse.
Di grande rilievo anche il contributo di Mazzocchi, che ha posto l’attenzione sul tema della prevenzione e sicurezza nei contesti condominiali, illustrando le evoluzioni normative in materia e l’importanza di una formazione mirata e qualificata per tutti gli attori coinvolti.
A rendere ancora più significativo l’incontro è stata la presenza dell’Associazione U.N.P.P, che ha aderito al progetto “Ladispoli è una città che sa ascoltare”, ideato dal Delegato del Comune di Ladispoli Marco Cecchini e dall’assistente alla comunicazione ed interprete LIS Valentina Manca.
Grazie all’ausilio di un tablet connesso a un interprete LIS da remoto, è stata garantita la piena fruibilità dell’evento anche a una persona sorda, sottolineando il valore dell’accessibilità e dell’inclusione all’interno di eventi pubblici e formativi. L’evento ha registrato un’ampia partecipazione, con la presenza di professionisti, amministratori di condominio, tecnici e cittadini interessati, confermandosi un momento di confronto di altissimo livello tecnico e culturale.
L’organizzazione curata da ANACI Ladispoli-Civitavecchia ha contribuito al successo della giornata, creando uno spazio ideale per il dialogo tra istituzioni, professionisti e territorio.
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Sentirsi bene facendo del bene
Valeria Pintus: 20 anni di volontariato nella Protezione Civile di Ladispoli

Valeria Pintus: 20 anni di volontariato nella Protezione Civile di Ladispoli
La Protezione Civile è composta in gran parte da volontari che operano per la tutela dell’ambiente e delle persone in situazioni di emergenza. Istituita nel 1992, si occupa di prevenzione, gestione e superamento delle calamità.
Ne abbiamo parlato con Valeria Pintus, volontaria da oltre 20 anni nel Comune di Ladispoli con l’associazione Avalon, che ci ha raccontato cosa significa davvero far parte di questa realtà.
Cosa ti ha spinto a entrare nella Protezione Civile?
La motivazione principale è stata il desiderio di aiutare gli altri nei momenti difficili. È una spinta che ogni volontario dovrebbe avere. Mi appassiona molto anche la formazione continua: siamo volontari, ma non improvvisati. Grazie ai corsi diventiamo professionisti nell’affrontare le emergenze.
Qual è stato l’intervento più difficile della tua carriera?
Il terremoto dell’Aquila nel 2009. Siamo stati lì sei mesi: oltre all’aiuto materiale, era fondamentale il supporto psicologico. Molti avevano perso i propri cari. Ancora oggi, ripensarci mi commuove.
Hai mai avuto dubbi sulla tua scelta?
No, mai. La gratitudine delle persone che aiutiamo ripaga ogni sforzo. Se potessi, farei ancora di più.
Come gestisci la pressione durante le emergenze?
L’esperienza è tutto. I giovani devono essere affiancati da chi ha più pratica. Anche le esercitazioni sono fondamentali: preparano ad agire con lucidità quando arriva il momento.
Come ha influenzato questo lavoro la tua visione della società?
Mi ha reso più consapevole di quanto l’equilibrio della società sia fragile. Un’emergenza può cambiare tutto in un attimo. Tutti dovremmo avere almeno una minima formazione su come comportarci in certe situazioni.
Hai mai visto l’impatto diretto del tuo aiuto sulle persone?
Sempre. Proteggiamo case, salviamo vite, offriamo supporto. A volte basta un sorriso per capire quanto sia importante quello che facciamo. Vale più di qualsiasi compenso.
Cosa dovrebbe fare una comunità per essere più preparata?
Informarsi sui rischi del territorio e partecipare ai corsi organizzati dalla Protezione Civile, come quelli sul primo soccorso. Andiamo anche nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi e magari avvicinarli al volontariato.
Che consiglio daresti a un giovane?
Provate. Il volontariato arricchisce, prima di tutto chi lo fa. Aiutare fa bene.
Un grazie speciale a Valeria Pintus per aver condiviso la sua esperienza e la passione che mette ogni giorno nel suo impegno. Un’intervista che ci ricorda quanto il bene fatto con cuore e competenza lasci un segno profondo.
Matteo Guglielmino
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