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Politica

CEMENTO BUONO, CEMENTO CATTIVO

L’OPPOSIZIONE DI LADISPOLI SEMBRA USARE DUE PESI E DUE MISURE…

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L’OPPOSIZIONE DI LADISPOLI SEMBRA USARE DUE PESI E DUE MISURE…

Evidente che l’opposizione ha individuato un unico punto fermo attorno al quale costruire fantasiosamente la propria azione politica: il tanto discusso “cemento”.
Un argomento che ritorna puntualmente, ossessivamente e a volte stucchevolmente al centro del dibattito, troppo spesso però svuotato della complessità che meriterebbe.

Visioni diverse e legittime, che vedono spesso la sinistra Ladispolana coesa e compatta – come in foto (sigh!) – quando si tratta di combattere il tema dell’edificazione.
Sorprende tuttavia che nel pieno di una fase di sviluppo urbano, ogni progetto venga descritto come “speculazione edilizia” e mai come “piano di crescita”, dimenticando che molte delle iniziative oggi criticate sono nate proprio sotto la guida di alcuni esponenti dell’attuale opposizione.

Esponenti che oggi partecipano al dibattito politico con scarsi contenuti e talvolta limitata partecipazione.
Basta seguire i Consigli per assistere a goffi e imbarazzanti tentativi di ostruzionismo: bocche riempite di tecnicismi e procedure di cui il più delle volte non si conosce neanche il significato.

Sarebbe il caso che questo tipo di discorsi li facessero tecnici competenti: spesso si è costretti ad assistere a teatrini di vario genere, nei quali la Dirigente Signore, Architetto esperto urbanista, dopo aver preso lunghi sospiri, deve spiegare ad un’opposizione capricciosa i corretti iter più e più volte.

Tuttavia l’obiettivo della sinistra è sempre lo stesso: tentare il tutto e per tutto per rimandare il punto in discussione o ostacolare le iniziative, per poi titolare a caratteri cubitali che “è stata vinta la battaglia”, ignorando il bene che questo o quel progetto porterebbe alla cittadinanza.

Ma l’importante non è il bene della città, è averla vinta, fare ostruzionismo.

Non mancano di certo contraddizioni evidenti: durante una recente votazione per un progetto edilizio, uno dei consiglieri più attivi nel contrastare le nuove costruzioni è uscito dall’aula quatto quatto, per poi magicamente riapparire al punto successivo.

Un comportamento che lascia spazio a molte domande: perché defilarsi in un momento tanto significativo?
Forse ci sono degli interessi che sono più importanti della battaglia che si porta avanti?

Evidentemente nel mondo dell’opposizione esistono un “cemento buono” e un “cemento cattivo” (sarebbe il caso ci spiegassero i criteri di giudizio, ma indagheremo a fondo).
Rimane tuttavia una distinzione che mina la coerenza e la credibilità di chi vorrebbe ergersi a “garaunte” dell’interesse pubblico.

La politica, si sa, è anche un gioco di percezioni ed è proprio su questi temi che l’opposizione sembra impegnarsi maggiormente: sminuendo eventi cittadini di grande successo, ridicolizzando progetti virtuosi come la pista ciclabile – che, opinabile nella forma, come ogni cosa del resto, rappresenta comunque un primo passo verso una mobilità più sostenibile – o fomentando proteste qua e là, come quella per lo spostamento del mercato giornaliero.

Rivolte accompagnate da raccolte firme esigue e slogan sensazionalistici, che però si traducono, alla prova dei fatti, in manifestazioni inconsistenti, con aule consiliari semi-deserte e, paradosso nel paradosso, con l’assenza in aula persino degli stessi promotori della rivoluzione.

A rigor di cronaca ricordiamo che il progetto dello spostamento del mercato è stato discusso con espositori e agricoltori del mercato attuale – i diretti interessati, coloro che sudano e rischiano le loro imprese – che si sono espressi in maggioranza favorevoli allo spostamento (70% sì, 30% no).

In definitiva, la città ha bisogno di un’opposizione vigile sì, ma propositiva e coerente, non promotrice di polemiche sterili e battaglie condotte solo per posizionamento politico.
Se davvero si vuole contribuire al miglioramento della comunità serve partecipare, proporre (non solo sui social per un consenso spicciolo), ascoltare e non imprescindibilmente ostacolare.
Perché lo sviluppo urbano, quando è guidato da visione e attenzione al bene comune, non è mai solo “cemento”.

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Cerveteri

BELARDINELLI: IL GOVERNO BARCOLLA

Cerveteri: ennesima crisi di governo, AnnoZero esce dalla maggioranza

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Cerveteri: ennesima crisi di governo, AnnoZero esce dalla maggioranza

Cerveteri vive l’ennesimo momento drammatico a livello politico-istituzionale: la maggioranza in Consiglio comunale esiste ancora nei numeri (forse), ma di fatto non c’è più. “C’è un’accozzaglia tenuta insieme dall’interesse per la poltrona e forse anche da interessi personali, ma di sicuro non c’è una maggioranza che fa capo al sindaco Gubetti”, ha dichiarato a Litorale Oggi Anna Lisa Belardinelli, esponente di Fratelli d’Italia.

L’ultimo scossone alla maggioranza l’ha dato il gruppo Anno Zero, che faceva capo all’Assessore Federica Battafarano. La consigliera Mundula ha spiegato: “La maggioranza ha perso coerenza con gli impegni assunti. Non ci riconosciamo in questo modo di operare”. Il gruppo, stando alle parole della sua rappresentante, ha dichiarato che il movimento assumerà una posizione autonoma e libera da logiche politiche.

La maggioranza di sinistra a Cerveteri sta crollando sotto il peso della propria incapacità di governo, della propria inconcludenza, della propria avidità di potere. L’impressione di Belardinelli? “Temo un po’ che finisca tutto a tarallucci e vino, com’è successo già altre volte. Come quando Governo Civico e Cerveteri Democratica si erano dichiarati dissidenti, ma poi è bastato assicurare due assessori a Governo Civico e uno a Cerveteri Democratica e tutto è rientrato. Spero questa volta non sia il solito balletto per le poltrone e che alle parole seguano i fatti”.

Il consigliere Vecchiotti, di Forza Italia, ha commentato: “Succede tutto e il contrario di tutto. Neanche una parola da parte del gruppo uscente in merito a spostamenti di somme cospicue. La nostra subalternità è inaccettabile”. E ancora: “Oggi abbiamo imparato una nuova lezione politica: per senso di responsabilità una forza uscita dalla maggioranza ritiene meritevoli le iniziative di una maggioranza da cui è uscita”.

Durante il Consiglio, i cittadini sono stati allontanati dall’aula perché avevano applaudito a seguito della replica del consigliere Vecchiotti, un comportamento giudicato eccessivo dal Presidente Travaglia (quello diventato tristemente famoso perché, a suo dire, le donne incinte non sono una categoria da proteggere). Insomma, il caos è totale.

La memoria va a quel 10 gennaio 2025, quando il Consiglio convocato per discutere il Bilancio 2025-2027 è stato annullato per assenza della maggioranza. Nessun consigliere dell’alleanza si era presentato, tranne la presidentessa Laura Mundula e il Presidente Travaglia. L’11 gennaio, il giorno dopo, la seduta è saltata di nuovo per lo stesso motivo, riproponendo l’assenza della maggioranza. Tutti questi annullamenti erano dovuti a tensioni politiche interne.

Nel momento in cui scriviamo il telefono non smette di suonare e gli eventi si succedono rapidamente. Vedremo come andrà a finire. Una cosa è certa: se Gubetti e i suoi avessero anche solo un briciolo di coscienza civile e di rispetto per la propria città e per i suoi abitanti, si dimetterebbero tutti in massa, subito.

Avranno l’intelligenza politica e il buon gusto di farlo o vorranno allungare l’agonia del proprio Comune ancora per molto?

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