Politica
OCCHIO ALLA FASCIA | La foto di Grando Sindaco che ha scatenato la polemica
Una foto di Grando Sindaco alla manifestazione del centrodestra a Roma ha scatenato la polemica. Perché? OCCHIO ALLA FASCIA!
Questa foto, che abbiamo pubblicato anche noi di Ladispoli News nelle scorse ore sulla nostra pagina Facebook, ha creato una piccola grande polemica. Cosa è successo?
C’è chi ha criticato il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando per avere indossato quella fascia in occasione della manifestazione del centrodestra a Roma sabato 19 ottobre. Il ragionamento dei critici è che la fascia da sindaco è qualcosa di istituzionale, non si sporca con degli slogan. E soprattutto, proseguono, il primo cittadino rappresenta tutti i ladispolani, non solo una parte.
Si fanno sentire i vertici della Lega Ladispoli che, prendendo la difese di Grando, spiegano come quella indossata dal giovane primo cittadino non fosse la fascia da sindaco, ma una simpatica trovata dell’organizzazione per i sindaci leghisti presenti all’evento, sul palco a fianco di Matteo Salvini.
Sottolineano, inoltre, i leghisti ladispolani, che Grando come sindaco ha sempre rappresentato la voce e gli interessi di tutta la comunità; allo stesso tempo, però, nella sua attività politica, è libero di dire chiaramente da che parte sta e dunque di comportarsi di conseguenza. Anche partecipando ad appuntamenti politici come quello di sabato in piazza San Giovanni.
In tutto questo pochi minuti fa il post di Grando in persona: “Mi dicono che per questa foto qualcuno si è risentito. Pare che non gli sia proprio andata giù. Se le cose stanno così, la pubblico anche oggi! Forse pure domani…”. E dopo domani no?☺️
Cerveteri
Sfiducia: un atto necessario
Cerveteri non esce dalla crisi: protocollata mozione firmata da 11 consiglieri
Cerveteri non esce dalla crisi: protocollata mozione firmata da 11 consiglieri
Trovare la forza politica e morale per presentare una mozione di sfiducia non è mai una scelta facile. È, anzi, probabilmente una delle decisioni più dolorose e complesse che un amministratore locale possa trovarsi ad affrontare. Lo è soprattutto quando si ama profondamente la propria città, quando ogni gesto politico è mosso da un sincero desiderio di vederla crescere, migliorare, competere con le realtà vicine e riconquistare il posto che merita nel panorama regionale.
Una scelta difficile, ma necessaria
Questa mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Gubetti non nasce da un impulso politico o personale, ma da un senso profondo di responsabilità. Dopo tre anni di amministrazione, aggiunti ai dieci precedenti, ci troviamo purtroppo di fronte a una situazione di stallo evidente. Cerveteri appare oggi una città ferma, priva di slancio, incapace di mettere a frutto il suo straordinario potenziale umano, culturale e paesaggistico.
È una sconfitta politica, prima di tutto. Lo dico senza giri di parole e con grande amarezza. Perché arrivare a presentare una mozione di sfiducia significa riconoscere che il dialogo politico, la collaborazione e la fiducia reciproca si sono logorati al punto da rendere necessario un atto forte, un gesto che scuota le coscienze e apra una riflessione profonda sul futuro della nostra comunità.
Cerveteri ha bisogno di una nuova visione

Ma proprio perché amiamo Cerveteri, non possiamo più far finta di nulla. Non possiamo ignorare le difficoltà evidenti nel far decollare la città, nel renderla competitiva e viva come le realtà limitrofe che, in questi anni, hanno saputo investire in visione, programmazione e capacità di attrarre risorse.
È arrivato il momento di cambiare passo. Serve una politica nuova, fatta di stimoli, di coraggio, di progettualità. Una politica che sappia rilanciare agricoltura, turismo, edilizia, lavori pubblici e sport, mettendo al centro la pianificazione strategica e una visione ampia e condivisa.
Cerveteri deve tornare a valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale e paesaggistico, rendendolo pienamente fruibile e attrattivo, non solo per i cittadini ma anche a livello nazionale e internazionale. È questo il grande compito che abbiamo davanti: restituire a Cerveteri la dignità, la forza e la vitalità che merita.
Un gesto di responsabilità verso la città
La mozione di sfiducia, firmata da undici consiglieri, nasce dunque con l’intento di portare questo tema in discussione in sede di Consiglio comunale, non come atto di divisione, ma come invito alla riflessione. È un gesto di responsabilità verso la città, un appello a tutti — maggioranza e opposizione — a ritrovare il senso più autentico del nostro impegno politico: servire Cerveteri, non servirsi di essa.
Solo ripartendo dalle basi, con umiltà e determinazione, potremo tornare a respirare quell’aria frizzante e meravigliosa che ha sempre contraddistinto la nostra comunità.
GIANLUCA PAOLACCI

You must be logged in to post a comment Login