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OPINIONI

I NUOVI FASCISTI ANTIFASCISTI

Io lo chiamo fascismo di sinistra, totalitario ed antidemocratico, che eccita l’animo di parecchi finti partigiani che debbono giustificare una vana caccia alle streghe

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I nuovi fascisti antifascisti, i vecchi signori del “no a destra” sempre e comunque, che troppo spesso pretendono la cancellazione violenta di chi non appartiene alla parte ritenuta da loro “giusta o esatta”.

Uomini dalla memoria troppo corta che pretendono che la Storia debba essere rievocata solo a loro gradimento, che orgogliosamente giustificano i loro cosiddetti “buoni” per ogni atrocità e delinquenza commessa nel corso della storia.

Nel nostro Paese la sinistra si mobilita con proteste e cortei per dei luoghi dedicati ad un grande politico quale era Giorgio Almirante, mentre tace per quelle intitolate a Palmiro Togliatti o, meglio ancora, a Stalin e Lenin, dittatori e carnefici del regime comunista.

La stessa Anpi non ha accettato l’intitolazione di una via alla memoria di Giuseppina Ghersi violentata ed uccisa a 13 anni dai partigiani poiché figlia di fascisti. La stessa associazione che, con uno sterile revisionismo di sinistra, definisce un falso storico l’esistenza delle foibe.

Io lo chiamo fascismo di sinistra, totalitario ed antidemocratico, che eccita l’animo di parecchi finti partigiani che debbono giustificare una vana caccia alle streghe. Il regime fascista non è più una minaccia, è morto e sepolto, l’Italia è andata avanti riemergendo dalle ceneri dei suoi stessi errori. Questi arrabbiati dovrebbero invece concentrarsi più verso la finta e venerata democrazia di sinistra, che al dibattito preferisce la violenza e istiga comportamenti offensivi alla libertà. Questo cartello ne è l’esempio.

Come direbbe Giorgio Almirante “Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria”.

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OPINIONI

14 MAGGIO, ORE 16.30 AL GOTHA | Roberto Vannacci a Ladispoli. E la sinistra impazzisce

L’evento, organizzato dall’associazione Noi con Vannacci fondata e presieduta da Umberto Fusco, sarà aperto a tutti. Nel frattempo, scoppia la polemica: sui social insulti al Generale. Gli organizzatori dell’iniziativa considerati “razzisti” e “fascisti”. Ma il 14 maggio al Gotha Beach ci sarà tantissima gente a vedere e ad ascoltare il fenomeno Vannacci. Scommettiamo?

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Roberto Vannacci il 14 maggio a Ladispoli

“Oddio, come siamo caduti in basso”. “Ora sì che siamo a posto”. “Ci mancava pure questo”. “Pensavo fosse un fake, una bufala. Purtroppo invece è vero”.

Sono solo alcuni dei commenti che abbiamo letto sui social dopo essersi diffusa la notizia che Roberto Vannacci sarà a Ladispoli il prossimo 14 maggio, ore 16.30, presso il Gotha Beach, per un incontro con i cittadini.

L’evento, organizzato dall’associazione Noi con Vannacci fondata e presieduta da Umberto Fusco, sarà aperto a tutti.

L’iniziativa è stata commentata in maniera negativa da parte di alcuni gruppi culturalmente vicini alla sinistra e da alcuni consiglieri di opposizione. Beh, non siamo affatto sorpresi di questo. Anzi. È naturale che sia stato così. Del resto, ciascuno ha i propri punti di riferimento culturali e politici.

La sinistra preferisce persone come Ilaria Salis, che da essere dietro le sbarre è passata a sedersi su una poltrona a Bruxelles: da detenuta a europarlamentare è stato un attimo per lei.

C’è poi, invece, chi preferisce guardare a Vannacci, uno che parla cinque lingue, che ha servito il nostro Paese nelle zone di guerra più infuocate, che per diffondere le proprie idee non ha occupato case nè bloccato il traffico sulle autostrade nè distrutto opere d’arte: ha semplicemente scritto un libro. Che idea rivoluzionaria, no?

Quel libro, “Un mondo al contrario”, gli ha aperto le strade della notorietà e poi le porte del Parlamento europeo. Buon per lui. Certamente, un gigante rispetto a Salis.

Per carità, ognuno ha il diritto di rivedersi nelle figure e nei personaggi che preferisce. Tant’è. Ma noi abbiamo il diritto di dire che il finto buonismo di certa sinistra è solo sete di potere mascherata da progressismo.

Coloro a cui piace Vannacci, da comunisti vecchi e nuovi vengono descritti tutti come brutti sporchi e cattivi. Fascisti. Razzisti. “Tornate nelle vostre fogne” ha detto qualcuno.

A noi queste persone, piene di veleno e rancore, questi leoni da tastiera pieni di odio verso il prossimo e che sanno soltanto insultare, fanno davvero pena. Dovrebbero vergognarsi per il tipo di atteggiamento che hanno nei confronti di chi non la pensa come loro. Forse i veri fascisti stanno proprio a sinistra, sono quelli che non ti vorrebbero neppure far parlare, se il tuo discorso non è il loro. Quelli che bloccano le università per non far parlare chi ha qualcosa da dire quando quel qualcosa a loro non piace.

Caro Roberto Vannacci, Ladispoli ti aspetta per ascoltare direttamente dalla tua voce qual è la tua visione culturale e politica oggi, in un 2025 segnato da guerre e incertezze, da una congiuntura geopolitica complicata, da un’economia che arricchisce i più ricchi mentre toglie a chi già ha poco o nulla.

Abbiamo letto il tuo libro. Alcuni concetti sono espressi in maniera così chiara che sarebbero comprensibili anche a un bambino. Invece no, anche certe tue affermazioni lucide e trasparenti vengono distorte e giudicate scandalose. Ai compagni sinistroidi: ma fatela finita!

Avere uno come Vannacci a Ladispoli è un orgoglio per la città, un’opportunità di riflessione su temi di grande interesse e attualità. Infatti, rispetto ai commenti contrari, abbiamo ricevuto molti più messaggi di incitamento e approvazione: “Ci sarò”, “Non mancheremo”, ‘Evvai!”, “Viva il generale”.

Il 14 maggio al Gotha Beach ci sarà tantissima gente a vedere e ad ascoltare il fenomeno Vannacci. Scommettiamo?

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