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Arte e Cultura

L’INTERVISTA | Elisa Selli: l’arte e la natura

L’artista concittadina protagonista della mostra di arte contemporanea MYRTUS

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Elisa Selli

Elisa Selli, l’arte che parla alla natura e all’anima. In mostra con MYRTUS a Napoli. L’artista Elisa Selli, nostra talentuosa concittadina, è la protagonista della mostra di arte contemporanea MYRTUS, ospitata presso la suggestiva home gallery 480 site-specific di Napoli. Tra le pittrici più promettenti della scena contemporanea italiana, Elisa sta vivendo un’ascesa luminosa: le sue opere, profondamente ispirate alla natura, sono esposte in gallerie e spazi espositivi in tutta Italia, conquistando pubblico e critica.

Ma Elisa non è solo una pittrice. È anche l’anima di Lea, uno spazio creativo nei pressi di Piazza Vittorio, dove l’arte incontra l’inclusione. Un laboratorio aperto, dedicato a progetti speciali per ragazzi speciali — un luogo dove l’espressione artistica diventa strumento di connessione e crescita.

Abbiamo incontrato Elisa per farci raccontare di più sulla sua visione artistica e sul suo percorso, tra radici, ricerca e futuro.

Elisa, raccontaci delle tue opere: da dove nasce la tua ricerca artistica?

Il mio lavoro prende forma da suggestioni naturali, botaniche e geologiche. Sono immagini che rielaboro in chiave pittorica o installativa, cercando sempre un dialogo profondo con lo spazio che le accoglie. Mi affascina il modo in cui la memoria dei luoghi si intreccia con le forme della natura e come queste diventino metafora delle nostre fragilità, ma anche della nostra capacità di resistere. Spesso creo opere specifiche che si integrano con l’architettura o il paesaggio circostante. La mia è una riflessione continua sul tempo, sulla stratificazione e sull’impermanenza. La botanica, per me, non è solo una scienza, ma un linguaggio poetico: un archivio di storie invisibili. Ogni pianta racchiude una memoria, un’identità, una geografia. Con il mio lavoro cerco di dare voce a questi silenzi, di ricucire il legame profondo tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda.

Che emozione è stata vedere le tue opere esposte a Napoli?

Napoli ha un’energia viscerale, difficile da spiegare a parole. Esporre lì, in una città così vibrante e ricca di storia, è stato un momento molto forte. Mi sono sentita parte di qualcosa di più grande, in dialogo con artisti , architetture, persone che fanno della città un laboratorio creativo continuo. È un luogo dove tutto pulsa: è stato un onore farne parte.

Sebbene tu sia molto giovane, hai già alle spalle un percorso ricco di esperienze e collaborazioni. Quanto è difficile orientarsi in questo mondo?

È una sfida costante. Il percorso dell’arte contemporanea non è mai lineare, richiede fiducia, apertura, capacità di mettersi in discussione. Ogni mostra, ogni collaborazione, ogni residenza è un nuovo inizio. Ma credo che proprio questa instabilità sia anche la parte più viva e autentica del fare arte: ti obbliga a restare in ascolto, a reinventarti, a cambiare prospettiva.

Come ti immagini tra vent’anni?

Mi auguro di continuare a creare con la stessa curiosità di oggi, magari immersa in un giardino pieno di piante rare. Vorrei che il mio lavoro potesse continuare a viaggiare, a incontrare culture e paesaggi diversi. Sogno un’arte che sia parte di un ecosistema più ampio, dove scienza, natura e spiritualità si incontrano per raccontare nuovi futuri. Un’arte che non solo rappresenta, ma che trasforma.

MATTEO GUGLIELMINO

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Arte e Cultura

Scuola e cultura al centro: intervista all’Ass. Margherita Frappa

Tutte le novità che riguardano scuola e cultura a Ladispoli

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Margherita Frappa assessore Ladispoli

Tutte le novità che riguardano scuola e cultura a Ladispoli

Ladispoli non è solo una città di mare e di turismo, ma un luogo dove la scuola e la cultura sono alla base dello sviluppo sociale.

Questo obiettivo viene raggiunto quotidianamente grazie al lavoro che l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, Margherita Frappa, persegue con determinazione insieme al supporto dell’amministrazione e del sindaco Grando.

Consapevoli del ruolo che arte, formazione e comunità giocano nella crescita dei più giovani, l’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua visione e i progetti in corso per quanto riguarda il mondo della scuola.

Assessore, siamo all’inizio del nuovo anno scolastico. Quali sono state le priorità dell’amministrazione di Ladispoli in questi mesi per preparare le scuole ad accogliere studenti e personale?

“Le sfide non sono mancate, soprattutto nel dover concentrare in poche settimane una mole di lavoro molto vasta e nel coordinare i diversi cantieri senza interrompere altre attività pubbliche.

In queste settimane l’Ufficio Manutenzioni sta operando su più fronti, affrontando le criticità segnalate dai dirigenti scolastici per garantire sicurezza e funzionalità, affinché studenti e personale possano trovare scuole accoglienti e pronte.

Nonostante i tempi stretti e le tante richieste, riusciremo ad intervenire in modo capillare, con l’obiettivo di migliorare sempre di più la qualità degli ambienti scolastici della nostra città”.

L’unione dell’assessorato alla Pubblica Istruzione e alla Cultura è un aspetto molto interessante. In che modo questa sinergia si traduce in progetti concreti per gli studenti di Ladispoli?

“Credo fortemente che istruzione e cultura siano due facce della stessa medaglia. La sinergia tra questi due ambiti ci permette di offrire agli studenti non solo formazione scolastica, ma anche esperienze che arricchiscono il loro bagaglio umano e civico.

Un progetto emblematico in questo senso è l’‘Archeobus’, che porta i ragazzi delle nostre scuole a conoscere e vivere direttamente i siti archeologici del territorio, trasformando le lezioni di storia in esperienze sul campo. È un’iniziativa che unisce apprendimento, identità locale e valorizzazione culturale.

Accanto a questo, stiamo programmando altre iniziative, perché riteniamo fondamentale che i giovani siano protagonisti della vita culturale della città. L’obiettivo è far sì che scuola e cultura viaggino insieme, formando cittadini consapevoli e orgogliosi delle proprie radici”.

Come sono stati organizzati i servizi essenziali come il trasporto scolastico e la refezione? Ci sono state novità o aggiornamenti rispetto agli anni passati?

“In queste settimane ho lavorato a stretto contatto con i dirigenti scolastici per organizzare al meglio i servizi, cercando di rispettare le esigenze specifiche di ogni istituto.
Abbiamo posto grande attenzione a due aspetti fondamentali: trasporto scolastico e refezione. I dettagli operativi saranno pubblicati a breve, così da garantire alle famiglie tutte le informazioni necessarie con anticipo.

L’obiettivo è assicurare una partenza ordinata e puntuale, senza disagi. A breve, inoltre, sarà pronta la nuova mensa costruita presso il polo Falcone-Melone, un ambiente moderno e funzionale pensato per offrire agli studenti un luogo ideale e accogliente”.

Quale messaggio vuole rivolgere agli studenti appena rientrati tra i banchi, alle loro famiglie e al personale docente e non docente per questo nuovo inizio?

“Il mio augurio per questo nuovo anno scolastico è rivolto a tutta la comunità educativa: studenti, famiglie, docenti e personale che ogni giorno rendono vive le nostre scuole.

Tornare tra i banchi significa rinnovare un patto di crescita condivisa, dove l’impegno di ciascuno diventa forza per tutti. Credo profondamente nella sinergia tra istruzione e cultura: solo unendo sapere e creatività possiamo formare cittadini consapevoli, capaci di affrontare le sfide del futuro senza dimenticare le proprie radici.

Ai ragazzi dico: vivete la scuola come un’opportunità straordinaria, con curiosità e coraggio. Alle famiglie e al personale: continuiamo a camminare insieme, perché solo insieme possiamo costruire un futuro migliore”.

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