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Turismo

Ladispoli stringe i denti

Ladispoli punta su eventi, accoglienza e programmazione continua per contrastare il turismo “mordi e fuggi” e diventare un modello per la costa tirrenica.

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Marco Porro, Assessore al Turismo del Comune di Ladispoli

La crisi turistica investe le coste italiane, la nostra città serra i ranghi e resiste

Negli ultimi mesi, molte località balneari italiane hanno dovuto fare i conti con un fenomeno preoccupante: gli ombrelloni stagionali sono affittati, ma i clienti arrivano soltanto il sabato e la domenica.

È un turismo “mordi e fuggi” che impoverisce le nostre spiagge nei giorni feriali, riduce i consumi e mette in difficoltà ristoratori, stabilimenti e operatori turistici.

Ladispoli, a differenza dell’intero comprensorio, se pur con difficoltà, resiste e si afferma come città di riferimento.

Come assessore al Turismo, non posso ignorare queste dinamiche.

Valutiamo e proviamo a fare delle proiezioni calcolando possibili varianti o soluzioni. La nostra città sta reagendo a differenza di altre che si svuotano di cittadini e imprenditori.

Sappiamo bene che i motivi della crisi sono strutturali:

  • L’inflazione che riduce il potere d’acquisto
  • Il caro-ombrellone
  • La concorrenza di mete low cost
  • Il meteo instabile

Ma proprio per questo non possiamo limitarci a “subire” la stagione: dobbiamo guidarla.

Oltre il weekend

Non ci accontentiamo di contare i turisti nei weekend: lavoriamo ogni giorno per dare loro motivi validi per restare di più.

Analizzando i dati di tutta la costa tirrenica, si evince come la crisi non intacchi le strutture con un target alto spendente. Si sa tuttavia, che in momenti incerti la mediocrità viene spazzata via mentre l’élite rafforza la clientela.

Dobbiamo impegnarci ad intercettare un target più consapevole e questo lo si ottiene con:

  • Accoglienza
  • Proposta
  • Competenza

Un team work fra istituzioni e privati che definisce dei protocolli standard per acquisire la brand reputation necessaria a lucidare l’etichetta della città oltre confine.

Una programmazione continua

Ciò nonostante, Ladispoli fa a sportellate, resiste con un progetto che richiede impegno: programmazione continua. Non ci sono “giorni morti”.

Dalla Sagra del Carciofo agli eventi di piazza, dai concerti estivi agli spettacoli teatrali della Grottaccia, fino alle attività sportive sulla spiaggia e alle visite alle Oasi naturalistiche, la città offre un calendario vivo tutta la settimana.

Non si tratta solo di intrattenimento: ogni evento è pensato per valorizzare ciò che siamo, dalla nostra storia alle tradizioni marinare, all’intrattenimento.

Verso la prossima stagione

Si lavora alla stagione prossima, dove non ci possiamo permettere di arrivare sprovvisti di soluzioni.

Saranno indetti tavoli di confronto con gli addetti ai lavori, c’è bisogno di collaborazione da tutte le parti e soprattutto non si può pensare di offrire un servizio rimanendo impigliati in un modo di fare accoglienza vecchio di trent’anni.

Le esigenze mutano, di pari passo domanda e offerta non possono essere da meno.

Idee su cui discutere

Gli spunti su cui discutere possono essere diversi:

  • Una giornata infrasettimanale con prezzi calmierati per ombrelloni e lettini
  • Olimpiadi estive che coinvolgono stabilimenti, associazioni e scuole
  • Convenzioni con realtà del territorio

Ma il miglioramento continuo della proposta e del servizio devono essere imprescindibili.

Rinnovare la proposta

Dobbiamo renderci conto che la formula Dj Set e aperitivo è inflazionata, ha fatto il suo tempo e forse non è più sufficiente per rendere una struttura accattivante, o comunque non può essere il centro del progetto.

Dobbiamo essere in grado di confrontarci, ragionare e fare quello switch necessario a cambiare la proposta, plasmarla in base all’esigenza attuale.

Il turismo non è solo numeri: è esperienza, emozione, ricordo.

Chi vive Ladispoli deve poter tornare a casa raccontando di un luogo che non si limita a offrire sole e mare, ma che accoglie, sorprende e coinvolge.

I grandi eventi sono uno slancio incredibile per un turismo emozionale.

La sfida è grande, ma sono convinto che il nostro modello possa essere un esempio: trasformare ogni giorno in un’occasione, ogni stagione in un’opportunità.

Ladispoli non aspetta il weekend: Ladispoli deve vivere tutta la settimana.

Assessore al Turismo del Comune di Ladispoli. Prof. ITS Academy. Designer creativo. Chef Gluten Free. Esperto in promozione territoriale, eventi & food

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Politica

Assessore al Turismo Marco Porro: “Oggi Ladispoli è un brand”

Anni di spese senza visione e bilanci in difficoltà: finalmente l’attuale amministrazione ha riportato ordine e rilanciato Ladispoli

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Marco Porro, Assessore al Turismo del Comune di Ladispoli

Dal disastro finanziario alla rinascita: Ladispoli oggi è un modello per il litorale

Per troppo tempo Ladispoli ha dovuto subire le conseguenze di una gestione superficiale e disattenta delle precedenti amministrazioni. I nostri cittadini ricordano bene gli anni in cui il calendario degli eventi era vuoto, lo spettacolo delle fontane danzanti fatto passare per qualcosa di incredibile. Senza dimenticare il turismo inesistente.

La verità è semplice: non c’erano soldi. C’è anche da dire però che la cassa piangeva non per colpa di una crisi esterna, di una pandemia o della guerra in Ucraina, ma perché i conti comunali erano stati svuotati da scelte sbagliate e da una gestione finanziaria priva di visione.

Alcuni esempi…

19.000 € l’anno per una cooperativa di affissione e defissione manifesti, 120.000 € l’anno per un giornalino politico organo ufficiale dell’Amministrazione di allora, oltre ai 20.000 € l’anno per il Direttore Responsabile. Oppure i 100.000 € di affitto per la sede della polizia locale.

Ovviamente sono esempi — euro più euro meno — di piccole spese per l’economia di un comune come Ladispoli, ma è stato proprio grazie a questi tagli e manovre più complesse che l’attuale Amministrazione ha riportato il bilancio in salute. Basta pensare che con la gestione targata PD pagavamo 300.000 € l’anno solo di interessi passivi!

Limitarsi a dire: prima non si facevano eventi perché Ladispoli non poteva permetterseli vuol dire autodenunciare una gestione scellerata dei budget. Per questo è ancora più incredibile come la totale assenza di vergogna faccia parlare l’opposizione di bilancio, di scelte o di visione. Questi sono numeri, non sensazioni.

Cos’è la mala gestione

La mal gestione non è un concetto astratto: significa spese fuori controllo, bilanci sbilanciati, nessuna pianificazione a medio termine. Significa dover rinunciare a investimenti che in altre città, anche più piccole della nostra, hanno rappresentato un volano di crescita.

Mentre altrove si organizzavano festival, rassegne e manifestazioni capaci di attrarre visitatori, Ladispoli brancolava nel buio, etichettata come città dormitorio, dove le bancarelle dell’antiquariato e qualche festicciola in cui si immolavano cittadini volenterosi erano il centro dell’attrazione. È chiaro che la sinistra era impegnata a saldare i debiti che presagivano seriamente un commissariamento.

Il lavoro dell’attuale amministrazione

Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione critica, e questo è un fatto. Non ci siamo arresi, ma abbiamo scelto, grazie al Sindaco Alessandro Grando, la strada più difficile e più giusta: quella del rigore. Abbiamo rimesso ordine nei conti, razionalizzato le spese, eliminato sprechi e privilegi.

Non è stato un lavoro invisibile, ma silenzioso sì: il cittadino magari non vede la differenza quando si chiude un buco di bilancio, ma la respira quando la città ricomincia a vivere.

Oggi Ladispoli vive

Oggi la nostra città è tornata a essere un punto di riferimento per il litorale, grazie a una programmazione seria e a eventi che finalmente si possono realizzare perché hanno una copertura certa.

Non ci limitiamo a fare “qualcosa” per riempire i vuoti: costruiamo un’offerta culturale e turistica che valorizza il nostro territorio, porta visitatori, genera indotto e rafforza l’immagine di Ladispoli come città dinamica e attrattiva.

Non esiste un caveau che viene saccheggiato per gli eventi, tutt’altro: il Sindaco Grando dà priorità ai servizi sociali, lavori pubblici e manutenzioni. La progettualità è possibile proprio in virtù di un’attenta gestione delle finanze pubbliche, senza trascurare i servizi necessari alla città.

Un lavoro di squadra

Tutto questo è possibile grazie ad un lavoro instancabile della politica, degli uffici, dei volontari e di tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione della proposta.

La differenza con il passato è netta: allora c’era improvvisazione, oggi programmazione. Allora c’era incapacità di gestire le risorse, oggi c’è responsabilità e visione.

Risultati concreti

I risultati sono concreti: ogni manifestazione che organizziamo diventa occasione di crescita economica per le attività locali, di partecipazione per i cittadini, di visibilità per il nostro nome oltre i confini comunali.

Oggi Ladispoli è sulla cartina geografica grazie all’impegno di questa giunta: emittenti nazionali che chiedono collaborazioni, cantanti che riconoscono il progetto virtuoso messo in piedi e centinaia di richieste per esibizioni durante la stagione.

Questa è la realtà che qualche individuo prova a sabotare ogni giorno; il paradosso è che dice di farlo nel bene della comunità.

Le basi solide del futuro

Se oggi possiamo dire con orgoglio che Ladispoli è diventata la Capitale del Litorale, è perché abbiamo scelto la via più seria: mettere ordine nei conti prima di promettere eventi, garantire stabilità finanziaria prima di programmare, costruire solide fondamenta per poter crescere, per poter essere credibili, solidi, strutturati.

Il passato ci ha insegnato quanto la cattiva amministrazione possa impoverire una comunità. Il presente dimostra che con responsabilità e competenza si è potuto restituire a Ladispoli il ruolo che merita.

E il futuro, se continueremo su questa strada, sarà fatto di sviluppo, identità e orgoglio per tutti i cittadini.

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