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QUANDO A LADISPOLI GOVERNAVA LA SINISTRA | Incredibile caso di cattiva gestione della cosa pubblica [VIDEO]

Mi sorprende moltissimo che siano ancora nell’agone politico, personaggi come questi dovrebbero solo andarsi a nascondere. Dico io, ma non si vergognano?

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LADISPOLI | L'ex sindaco Paliotta

Incredibile caso di cattiva gestione. Così amministrava la sinistra a Ladispoli, ai tempi di Paliotta sindaco. Che pena!

La cosa peggiore è che questi ancora parlano, salgono sul piedistallo, vorrebbero insegnare al governo Grando come si amministra una città. Sì, proprio loro, gli stessi che a Ladispoli hanno fatto i danni con la pala! Ma come si può dare fiducia a persone del genere? Ridiamo per non piangere.

Mi sorprende moltissimo che siano ancora nell’agone politico, personaggi come questi dovrebbero solo andarsi a nascondere. Dico io, ma non si vergognano?

L’Amministrazione Grando continua a lavorare a testa bassa, ogni giorno, nell’interesse della città e dei cittadini. Per fare a pezzi i compagni sinistroidi basterebbe ricordare che hanno lasciato in eredità a Grando un bilancio pessimo, strade distrutte, degrado ovunque.

Ossignore, perdonali, perché non sanno quello che fanno. E se lo sanno, è peggio. Ci vediamo alle prossime elezioni.

Giornalista, editore, fondatore e direttore di Litorale Oggi, Ladispoli News, ItaliaChiamaItalia.it e Azzurro Caribe. Da anni lavora tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con un passaggio nel governo italiano (Farnesina). Cura la comunicazione di parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni

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Litorale Oggi risponde a Ladispoli Attiva: “Non siamo imparziali, stiamo dalla parte dei cittadini”

L’altra visione del nostro territorio – L’EDITORIALE

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L’altra visione del nostro territorio – L’EDITORIALE

Quei passivi di Ladispoli Attiva, in uno strampalato comunicato, se ne inventano di tutti i colori circa il rapporto che, a loro dire, esiste tra questo giornale e l’Amministrazione Grando. Logorroici e prolissi nello scritto così come negli interventi in Consiglio, ne sbagliano una dopo l’altra.

Sarebbe del tutto inutile, oltre che noioso per i lettori, riportare qui tutta la loro fuffa e usare questo prezioso spazio per replicare alle loro elucubrazioni. Tuttavia, quella nota conclude così:
“Postilla per lettori e cittadini: c’è ancora qualcuno che riesce a credere all’imparzialità e all’oggettività di ciò che scrive costui?”

Quel costui sarebbe il sottoscritto.

Se la prendono con un giornalista. Peggio ancora: con la firma di un giornalista.

E per uno che fa il mio mestiere – i colleghi più intelligenti e scafati lo sapranno molto bene – non esiste cosa più preziosa della propria firma.

Dunque, un momento: questa storia va chiarita. Per l’ennesima volta, visto che non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire. Però non voglio parlare di me, se non di questo giornale, che ho fondato e che dirigo dall’ormai lontano 2007.

Andiamo al sodo: Litorale Oggi non è imparziale, non lo è mai stato, non vuole esserlo. Sul territorio abbiamo già testate più o meno giornalistiche che si propongono come “imparziali” e che portano avanti un atteggiamento – dunque, visto che parliamo di giornalismo, una linea editoriale – che qualcuno definirebbe “democristiano”, quando in realtà sanno tutti molto bene qual è il loro gioco.

Ecco, noi non siamo quella roba lì: siamo sfacciatamente di parte. Lo abbiamo sempre dichiarato, in maniera molto trasparente. Siano i lettori a giudicare il nostro lavoro e le nostre idee: sono in effetti proprio loro, i lettori, gli unici giudici del nostro operato.

Insomma, non capiamo perché quegli individui di Ladispoli Attiva vogliano dipingermi/dipingerci come qualcuno che ha voluto vendere lucciole per lanterne: lo abbiamo dichiarato pubblicamente, a più riprese, da che parte stiamo. E allora facciamolo ancora una volta, giacché repetita iuvant.

Quando a Ladispoli governavano “quelli bravi” – gli stessi che oggi ci fanno la predica e la morale – si spendevano oltre 100mila euro l’anno per un giornalino che era di fatto organo ufficiale dell’Amministrazione. Senza contare i 20mila euro per il direttore responsabile. Altro che obiettività e imparzialità: i compagni il giornale se lo pagavano coi soldi pubblici e ci scrivevano quello che volevano.

Litorale Oggi, al contrario, non percepisce fondi pubblici. Nemmeno un centesimo. Questo progetto si sostiene con la fatica, la passione, l’impegno dei promotori e il sostegno degli sponsor.

Litorale Oggi si schiera con chi lavora e dà lavoro, con chi produce e crea sviluppo e ricchezza; con gli imprenditori, i commercianti, i liberi professionisti che portano avanti l’economia di questa città. Allo stesso modo, ci sentiamo vicini ai più deboli, ai dimenticati, a chi il lavoro l’ha perso, a chi è costretto a scegliere tra i libri per la scuola dei figli e la spesa alimentare per la casa. A tutti loro, noi vogliamo dare spazio e voce. Renderli protagonisti con l’arma più forte di tutte: la penna.

Sposiamo i valori della libertà e della democrazia, ma ci piace l’ordine, la sicurezza. Siamo contro l’immigrazione incontrollata, a favore della famiglia, per la proprietà privata e l’iniziativa produttiva. Non ci piacciono quelli del no a prescindere, i malati del green a tutti i costi. Soprattutto, non sopportiamo l’ignoranza e la maleducazione. C’è bisogno di essere di destra o di sinistra per questo? Hanno colore, queste nostre convinzioni? Fate vobis.

A noi, alla fine, interessa soltanto una cosa: che continuiate a leggerci.

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